Vittorio Veneto, l’Ulss 2 conferma: fino alla condanna il primario Carlo Cetera poteva lavorare al punto nascita

Ha fatto scalpore la notizia che il primario padovano di ginecologia e ostetricia Carlo Cetera, 70 anni, arrestato per concussione, per fatti risalenti al 2011 in provincia di Belluno abbia prestato anche piuttosto recentemente servizio all’ospedale di Vittorio Veneto, come dipendente di una cooperativa.

Per evitare illazioni il direttore sanitario dell’Ulss 2, dr. Livio Dalla Barba, precisa che “il personale medico della Cooperativa che fornisce personale per il servizio di guardia pediatrica e ostetrico-ginecologica per il punto nascita dell’ospedale di Vittorio Veneto viene selezionato sulla base del curriculum professionale che nel caso del dr. Carlo Cetera era assolutamente adeguato, per cui la Cooperativa gli ha affidato alcuni turni di servizio”.

Per l’Ulss 2 sulla possibilità che il dottor Cetera continuasse ad esercitare nonostante le vicende processuali si era espresso, rispondendo ad uno specifico quesito, l’Ordine dei Medici, precisando che l’ex primario poteva continuare ad esercitare fintantoché non fosse diventare esecutiva la sentenza di condanna emessa nei suoi confronti. Cetera ha, quindi, proseguito la sua attività, lavorando in numerosi ospedali, fino al momento dell’arresto.

“Per quanto riguarda il ricorso alle Cooperative – prosegue il direttore Dalla Barba – sono partner importanti sia del sistema sanitario che sociosanitario. Ricordo a tutti che nonostante i 19 concorsi banditi da Azienda Zero nel 2019, i 56 avvisi a tempo determinato e i 20 avvisi di mobilità nell’Ulss 2 mancano, ad oggi, 16 ginecologi. Stante l’attuale mancanza di specialisti, legata ad errori nella programmazione nazionale, il supporto delle Cooperative si rivela fondamentale per garantire alcuni servizi”.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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