A inizio di quest’anno il Comune di Vittorio Veneto era stato preso come emblema della carenza di personale fra i Comuni di tutta la regione Veneto in un servizio del Tg regionale Veneto. Secondo il servizio infatti mancherebbero ben 70 dipendenti su una pianta organica di 220.
Il sindaco Roberto Tonon all’epoca aveva affermato che si sarebbe provveduto all’assunzione di nuovi posti di lavoro. Recentemente è stata pubblicata la delibera che a metà dicembre del 2017 istituiva la possibilità di assunzione di nove nuovi posti di lavoro, specificandone le posizioni. A spiegare la carenza di personale a cui è stata precedentemente soggetta Vittorio Veneto è l’assessore Giuseppe Costa, che con il suo mandato si occupa anche di risorse umane.
“Solo dal primo gennaio 2018 c’è la possibilità di assunzione, prima si potevano fare bandi di mobilità, cioè le persone si spostavano da un posto in una città ad un altro della regione” spiega Costa, e aggiunge: “Questo è accaduto perché le leggi finanziarie avevano bloccato le assunzioni cinque, sei anni fa. Le avevano poi autorizzate ma in percentuale rispetto al personale che cessava il ruolo: ad esempio, uscivano tre persone e se ne poteva assumere una soltanto. Tutto ciò perché era necessario sistemare il personale in esubero che lavorava nelle province grazie al passaggio di alcune competenze provinciali alla regione”.
I nove nuovi posti di lavoro in posizione organizzativa sono: un posto nell’unità operativa reti infrastrutturali, strade, verde pubblico, cimitero; uno in bilancio, economato, controllo di gestione e tributi; uno in sociale, condizione giovanile e asilo nido; uno in polizia locale, protezione civile; uno in opere pubbliche, impianti energetici; uno in pianificazione territoriale; uno in patrimonio, manutenzione fabbricati; uno in ufficio unico di avvocatura; infine, per le esigenze legate al Centenario della fine della Grande Guerra riferite alla gestione dei rapporti istituzionali, in particolare con la visita del presidente della Repubblica, un posto nell’unità operativa affari istituzionali, trasparenza, anti-corruzione.
Tali posti di lavoro, come spiega l’assessore Costa: “fanno parte del piano 2018 delle assunzioni. Nel 2019 ci sarà un altro piano che terrà conto, come questo, dei pensionamenti”. Il costo totale su base annua è di 78.214,56 euro oltre ad altri oneri e Irap. Per quanto riguarda i posti in polizia locale e avvocatura, una parte della spesa è finanziata dai Comuni di Revine Lago, Tarzo e Conegliano a seguito di una convenzione stipulata tra gli enti di intesa e razionalizzazione dei posti.
(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
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