Se la Treviso del sindaco leghista Mario Conte, capoluogo Medaglia d’Oro per la Resistenza, ha conferito con voto bipartisan la cittadinanza onoraria a Liliana Segre perché Vittorio Veneto no?
E’ quanto si sta chiedendo Michele Bastanzetti, portavoce del Sac, Società Ambiente e Cultura, di Vittorio Veneto che a più riprese, da quando alla senatrice minacciata da movimenti dell’estrema destra è stata data la scorta, ha fatto sentire il suo appello per un simile riconoscimento anche da parte di Vittorio Veneto, città Medaglia d’Oro a sua volta per la Resistenza.
Un appello rinnovato alla luce della motivazione che Treviso ha dato al conferimento della cittadinanza: “Ha dedicato la sua vita a mantenere viva la memoria degli orrori della guerra…è impegnata per i diritti civili e umani e contro l’antisemitismo…” e per l’impegno “..contro i “recenti fenomeni di discriminazione razziale, religiosa, politica e minacce d’odio”.
“A Vittorio Veneto questo pare non abbia sortito alcun effetto – afferma Bastanzetti -, neppure un minimo accenno di dibattito pubblico, la nostra proposta di Società Ambiente Cultura, ai primi di novembre”.
Secondo Bastanzetti e il suo gruppo storico-culturale “E’ increscioso che una città come la nostra, anch’essa decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare per meriti acquisiti nella Lotta di Liberazione, nonché sede di attivissime sezioni Anpi e dell’Isrev, non abbia colto al volo questa occasione per ribadire certi fondamentali valori”.
Logico l’accostamento anche ad una cittadinanza onoraria cittadina “scomoda” come quella attribuita a Benito Mussolini: “Sarebbe la occasione buona – dice Bastanzetti – per creare una sorta di bilanciamento, nell’Albo dei cittadini onorari cittadini. Sollecitiamo nuovamente un risveglio delle forze politiche e culturali della città tantopiù in un momento in cui la “nostalgia per l’uomo forte al comando” ha ripreso in Italia forte vigore”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: web Senato.it).
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