I Carabinieri della stazione di Aviano hanno eseguito una misura cautelare di “obbligo di dimora” nel Comune di Vittorio Veneto nei confronti di un 49enne originario del Marocco, residente nella città della Vittoria.
Il provvedimento cautelare è stato emesso dal tribunale di Pordenone a seguito della richiesta avanzata dalla procura della Repubblica di Pordenone – da parte del magistrato Andrea Del Missier – concordando con gli elementi raccolti nel corso di prolungata attività investigativa dai Carabinieri di Aviano.
Al marocchino è stata infatti attribuita una tentata rapina commessa lo scorso 27 luglio 2017, quando alle ore 15:45 a San Quirino (Pordenone), in via San Rocco, nella piazzola ecologica comunale, l’uomo ha tentato di impossessarsi di materiale ferroso ed elettronico, venendo scoperto da un operaio comunale che aveva notato un foro nella recinzione metallica. Il ladro, al fine di allontanarsi con la refurtiva, ha minacciato l’operaio con un grosso pezzo di asfalto desistendo all’arrivo della pattuglia dell’Arma di Aviano.
Ulteriori indagini hanno verificato che l’extracomunitario era già stato allontanato dall’eco piazzola in precedenza poiche’ trovato all’interno della struttura in orario di chiusura, dove aveva sottratto materiali il 2 aprile ed il 5 maggio 2017.
Nell’ordinanza il giudice per le indagini preliminari (gip) ha contestato ulteriori furti aggravati, commessi tra novembre 2017 e gennaio 2018, di batterie per automobili, piccoli elettrodomestici, televisori, cavi elettrici ed altro materiale conferito nella stessa piazzola ecologica del Comune di San Quirino.
Il valore non elevato dei beni ed il danno costituito dal taglio della rete di recinzione della piazzola ecologica hanno indotto il gip ad applicare l’obbligo di dimora anzichè la custodia in carcere. Il 49enne marocchino non potrà allontanarsi dal Comune di residenza senza l’autorizzazione del giudice, con divieto di uscire di casa dalle ore 21 alle ore 6. In caso di violazione scatteranno gli arresti domiciliari o la custodia cautelare in carcere.
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(Fonte e foto: Compagnia dei Carabinieri di Sacile).
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