Vittorio Veneto, occhio alla truffa della carta prepagata di Postepay: la denuncia di una giovane che si è vista svuotare il conto in due giorni

Va allo sportello per pagare un acquisto con la tessera Postepay, ma il pagamento viene rifiutato per mancanza di fondi. La truffa della carta prepagata ha colpito anche a Vittorio Veneto e ne sa qualcosa B.A. una giovane sposa che ha subito presentato denuncia, scoprendo di essere anche in buona compagnia.

Il fatto è che al controllo effettuato nella sede centrale delle Poste in piazza Medaglie d’Oro sulla sua carta sono state riscontrate transazioni strane. Tutte di pochi euro, fino a 10, e tutte effettuate a favore di Google Play.

Sarebbe l’ultima truffa dei cybercriminali questa volta si danni proprio della carta prepagata ricaricabile di Poste Italiane, il cui uso è molto diffuso anche tra anziani.

Molti utenti e anche B.A hanno confermato di aver trovato addebiti anomali sulla loro carta per acquisti mai effettuati.

La mia carta – denuncia – è stata utilizzata lo scorso 17 ottobre e anche il 19 ottobre, quando me ne sono accorta, per 10 pagamenti online per un importo pari a 87 euro. Ma io non ho effettuato alcun pagamento e quegli addebiti mi sono del tutto sconosciuti. Ho provveduto subito al blocco della carta, e mi sono recata dai carabinieri a fare denuncia. E quindi alle poste per il recupero della somma e per fare una nuova carta. Ma è meglio mettere tutti in guardia, come è capitato me e ad altre persone che ho trovato in Posta per la denuncia potrebbe accadere a chiunque. C’è gente che ha avuto conti postali svuotati”.

È bene allora tenere sotto controllo di frequente la propria Postepay. E appunto se ci sono acquisti non effettuati,  bisogna bloccare subiti contattando il numero verde 800.00.33.22. Quindi provvedere alla denuncia contro ignoti per richiedere il rimborso e una nuova carta.

Attenzione che gli importi mancanti per non dare nell’occhio sono piccoli, cifre che arrivano dai 50 ai 100 euro al giorno, e in genere accreditati a Google play, dove si scaricano spesso le applicazioni, che potrebbero indirizzare a siti di pishing da cui gli hacker malviventi individuano le informazioni e gli accessi alle carte prepagate.

(Foto: web).
#Qdpnews.it

Total
1
Shares
Articoli correlati