Vittorio Veneto, omicidio Vaj, carabinieri in sopralluogo in via Cal dei Romani con gli avvocati della difesa per nuovi rilievi

Sopralluogo oggi dei carabinieri del reparto scientifico di Treviso e del comando di via Boni per i rilievi scientifici nella casa dove è avvenuto l’omicidio di Paolo Vaj in via Cal dei Romani.

Richiesto dagli avvocati delle parti sembra per capire se il corpo dell’uomo trovato morto con ferite al corpo e alla testa sia stato spostato o se la morte sia avvenuta dove e nella posizione in cui è stato rinvenuto.

Da quanto si è potuto capire, considerato che i dettagli sono coperti ancora da segreto istruttorio, non sarebbero state trovate tracce di trascinamento.

Solo disordine e sporco. Fatto questo accertato anche dall’utilizzo del luminol. La perquisizione con i carabinieri ha portato al sequestro di nuovo materiale ritenuto utile, tra cui un computer. Anche il casco della vittima e un candelabro che secondo la difesa Paolo Vaj avrebbe usato per picchiare le due donne che convivevano con lui.

Per la difesa di Patrizia Armellin, 52 anni, e Angelica Cormaci, 24, sarebbero tutti dettagli importanti per far cadere l’accusa dell’omicidio volontario.

Secondo i difensori Vaj è morto per una crisi dovuta allo stress del momento, ma non alle percosse ricevute e quindi non potrebbe più esserci la volontarietà.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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