A fronte di una pretesa in giudizio di oltre 49 mila euro in sede civile, con esito di un eventuale ricorso alquanto aleatorio e incerto, il Comune ha preferito una transazione di 10mila euro a chiudere ogni velleità di carattere economico e giudiziaria da parte di un giovane neopatentato vittoriese multato per errore due volte per le stesse violazioni stradali.
E’ quanto apparso in una delibera della giunta sull’albo pretorio del Comune per i fatti accaduti nel febbraio 2017 per i quali un cittadino ha promosso una causa civile contro l’amministrazione: era successo che il giovane si era visto arrivare a casa in due date diverse i verbali della polizia locale riferite a violazioni rilevate a suo carico. Ma le violazioni contestate erano le stesse e lui se ne accorse solo dopo aver pagato le multe.
Da qui la citazione in giudizio per i verbali notificati la seconda volta, con le stesse violazioni contenute nei precedenti. Questo comportò infatti al giovane neo patentato la perdita del lavoro per il quale doveva essere assunto e per il quale gli serviva la patente.
Con l’azzeramento dei punti la patente era infatti da rifare. Ovviamente oltre al danno economico arrivò anche quello morale ed esistenziale e la richiesta al tribunale di una cifra vicina ai 50 mila euro.
La Corte ha respinto le tesi del Comune costituitosi in giudizio nel settembre 2018 e secondo il quale le conseguenze furono causate dall’atteggiamento colpevolmente negligente dell’automobilista.
Lo scorso 21 maggio in una udienza da remoto la giunta ha deciso, invece di affrontare un nuovo giudizio dall’esito incerto, di andare a transazione e chiudere la vertenza pagando con l’accordo conciliativo la somma di 10 mila euro a chiudere ogni contenzioso.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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