Vittorio Veneto, parco giochi e derivati, attacco Dem alla Lega. Tocchet: “Boni tutti a pagare aumentando le tasse”

Doppio attacco all’amministrazione vittoriese da parte del Pd. Il capogruppo dem Marco Dus, per averlo seguito in prima persona, recrimina per la mancata apertura del parco giochi di via San Tiziano, dietro la scuola Ugo Foscolo (nella foto il progetto originario).

Dal 18 febbraio 2019 avevamo iniziato i lavori del parco giochi a Ceneda dietro la scuola Foscolo – afferma Dus –. A distanza di più di un anno e dopo che l’Assessore Fasan aveva annunciato la sua inaugurazione, tutto tace, ma soprattutto tutto è fermo. Sono state installate solo alcune delle giostre previste ma manca ancora molto da fare. Non so se è continuato il percorso di progettazione partecipata che avevo personalmente seguito, ma mi auguro che possa essere messo al più presto nelle disponibilità dei bambini, visto che siamo vicini alla bella stagione”.

E’ un vero peccato – prosegue Dus – perchè in questi giorni, con i bambini a casa da scuola, sarebbe stato un luogo da poter utilizzare per i genitori e i bambini. Invece si dovrà aspettare chissà ancora per quanto. Mi chiedo: non sarebbe meglio intanto di finire i lavori incominciati? Più che studi c’è bisogno di fare le cose!” .

Su questo punto Fasan respinge ogni addebito: “Dus non si preoccupi – Il parco è stato pensato male, abbiamo aggiunto 20 mila euro ai loro 30 mila, per migliorie, illuminazioni, impianto idraulico e panchina. Ma è in un  posto infelice. E’ finito, stiamo cercando accordo con i privati per l’apertura e chiusura. Tuttavi siccome nè io nè Dus siamo giardinieri, prima bisogna anche seminare l’erba e non lasciare la terra. Di norma si fa in primavera”.

L’altro fronte aperto è quello dei derivati dopo l’annuncio del sindaco Antonio Miatto sulla chiusura del primo debito . “Boni tuti – sbotta il segretario cittadino Silvano Tocchet -,  e questa tipica frase in dialetto vittoriese descrive molto bene la questione dei derivati e del recente aumento della tasse. La situazione dei “Derivati” che il comune di Vittorio Veneto ha intrapreso dal 2005, è paradossale. L’amministrazione Scottà ha acceso il “derivato” con Banca Intesa per avere “mani libere” nella spesa, ed ora per far fronte alla restituzione del debito (perchè di debito si tratta) aumenta le tasse ai vittoriesi”.

Sono quindi sempre i cittadini – conclude il segretario Dem – a dover pagare alla fine. In sintesi: ho bisogno di risorse? Le faccio pagare ai cittadini e in questo modo faccio bella figura. Ecco quindi dove vanno le tasse dei vittoriesi e l’aumento dell’Imu: a pagare i debiti contratti. Quindi in definitiva: Lega, più tasse per tutti. Non tagliano la spesa e aumentano le tasse! Boni tutti!”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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