Una vera e propria avventura: così si può riassumere il tragitto compiuto in bici da Angelo Bontempo concluso qualche giorno fa.
Il vittoriese è partito da Vittorio Veneto venerdì 9 luglio riuscendo ad arrivare in bici fino a Parigi in una settimana, percorrendo 1022 km tra condizioni atmosferiche complicate e percorsi tortuosi.
Partenza, come detto, da via Pontavai con tanto di carichi da 20 kg sulle spalle.
Una vera e propria odissea quella compiuta da Angelo, anche se, come per sua stessa ammissione, non era la prima volta (nel 2019 fece Vittorio Veneto-Berlino) ma questo suo ultimo viaggio è stato più difficile.
“La prima tappa è stata Vittorio-Gais (Brunico) percorrendo 160 km – racconta il ciclista – Per poi arrivare in terra austriaca fino a Untermieming (173 km)”.
“Il percorso successivo è stato uno dei più complicati – precisa – tra il Tirolo e la Germania, dove mi sono imbattuto nel maltempo tra sentieri di montagna. Ma è stato lo stesso avvincente”.
Angelo poi arrivando in Svizzera nella quarta tappa di 165 km da Wiedemannsdorf (Germania) a Zurigo ha iniziato a imbattersi nella perturbazione che ha martoriato il Nord Europa tra alluvioni e disagi vari.
“Dal momento in cui sono entrato in territorio francese non è stato semplice – afferma – La pioggia cadeva veramente fissa e questo ha influito un po’ sulla velocità e tutto. Però alla fine tutto è andato per il meglio anche se ho dovuto fare un tratto in treno causa condizioni climatiche difficili”.
La tappa cinque infatti è stata divisa in due causa maltempo per raggiungere Belfort (90 km in bici e 70 in treno).
Fortunatamente in quella successiva per arrivare a Langres il viaggio si è svolto all’asciutto per 80 km, i restanti 65 ancora sotto la pioggia battente.
“Passando per quel tratto – ricorda – non c’era nessuno per strada (era festa nazionale per via della Presa della Bastiglia) e ho recuperato molto tempo”.
Successivamente Angelo ha dovuto ricorrere nuovamente al treno per arrivare a Troyes (anche qui causa condizioni atmosferiche difficili), ciò però non gli ha impedito di arrivare poi dritto in direzione Parigi per gli ultimi 170 km in sella alla sua amata bici.
“Non mi pareva vero alla fine – ammette – quando sono arrivato sotto l’Arco di Trionfo con la mia famiglia ad aspettarmi. Siamo riusciti anche a vedere il Tour de France che è passato proprio due giorni dopo il mio arrivo“.
Una vittoria in tutti i sensi ma non sarà l’ultima sicuramente, Angelo vuole decisamente alzare il tiro per le prossime avventure: “Mi bazzica per la testa l’idea di fare Vittorio Veneto-Copenhagen oppure un Vittorio Veneto-Vienna andata e ritorno. Qualcosa farò di sicuro”.
(Foto: per gentile concessione di Angelo Bontempo).
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