Vittorio Veneto, patteggiano i tre ventenni accusati di avere formato la “baby gang” autrice di rapine, estorsioni, lesioni e minacce a giovanissimi

Per oltre un anno avrebbero terrorizzato coetanei e minorenni con minacce e botte per rapinarli di pochi spiccioli e telefoni cellulari. Per questo tre giovani, oggi ventenni, sono finiti a processo con le accuse di rapina, estorsione, minacce e lesioni e hanno scelto di patteggiare in Tribunale a Treviso.

La posizione più grave era quella di A. A., 20 anni, di origine marocchina che, difeso dall’avvocato Enrico D’Orazio, ha patteggiato 3 anni e 8 mesi di reclusione. Al giovane venivano contestate quattro rapine ai danni di minori, messe a segno tra l’estate del 2019 e l’autunno del 2020.

Hanno invece patteggiato un anno e 8 mesi di reclusione ciascuno Y. A., marocchino 21enne assistito dall’avvocato Luca Piaia, e A. C. B., romeno 20enne difeso dall’avvocato Maurizio Curini. I tre erano accusati, in concorso e a vario titolo, di aver costituito quando erano appena maggiorenni e insieme a un complice minore (la cui posizione è al vaglio del tribunale competente), di aver fatto parte della “baby gang” che aveva preso di mira i coetanei in città.

Un gruppetto capace di seminare il terrore, tanto che i genitori delle vittime si erano rivolti ai Carabinieri (in foto, la caserma di via Boni) facendo scattare l’indagine.

Tra le vittime un 15enne aggredito ripetutamente con tentativi di estorsione di denaro nel luglio del 2019. Il ragazzino ha provato a resistere, venendo derubato di pochi spiccioli fino al 31 luglio quando all’ennesimo rifiuto la gang si è accanita su di lui con calci e schiaffi, facendolo finire in pronto soccorso con traumi al volto, e rapinandolo di un telefono cellulare e di una collana.

Un 16enne era stato invece vittima di estorsione, rapinato del suo telefono cellulare e costretto a pagare 30 euro per riaverlo. Stessa sorte per un 14enne costretto, per non essere picchiato, a consegnare somme dai 5 ai 20 euro per un totale di 50 euro. Nell’ottobre del 2020 la banda avrebbe aggredito anche tre minorenni e, dopo averli insultati e minacciati, avrebbe intimato loro di consegnare il denaro che avevano in tasca.

Alcuni avevano ceduto, consegnando monete da 1 e 2 euro. Per quelli che invece si erano rifiutati, erano arrivati schiaffi e pugni. Un altro ragazzino era stato inseguito in città e minacciato: “Se ti prendiamo ti ammazziamo”. Azioni violente che avevano creato un clima di vero terrore tra i minori in città, sventato dall’intervento dei Carabinieri.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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