Per oltre due anni avrebbe perseguitato il fratello, insultandolo, minacciandolo e facendogli trovare fuori casa pelli di animali morti e croci di legno. Il motivo? Un’eredità contesa.
Per questo un 52enne vittoriese, dal 2016 al 2018, avrebbe fatto vivere il fratello in un incubo, cominciato con i dissidi per la spartizione di una casa e di un’eredità congiunta.
Una situazione di tensione che sarebbe stata aggravata da problemi di abuso di alcol dell’imputato. Per la vittima sarebbe iniziata così una persecuzione fatta di telefonate e messaggi sms.
Di reiterate minacce: “Ti spacco la faccia, devi morire, ti voglio vedere morto”. E per renderle più credibili, il 52enne avrebbe fatto trovare al fratello, fuori di casa, la pelle di un coniglio scuoiato oltre a una rudimentale croce realizzata con due pezzi di legno legati con del filo di ferro.
L’uomo avrebbe anche manomesso il motorino del fratello e sarebbe arrivato a picchiarlo, colpendolo con due pugni al volto che gli avevano causato una lesione alla palpebra e la contusione di uno zigomo.
Fino a quando il fratello ha deciso di denunciarlo facendolo finire a processo con le accuse di stalking e lesioni. Nel corso della prima udienza la vittima, assistita dall’avvocato Enry Altoè, si è costituita parte civile.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it