Non c’è pace per i commercianti di Serravalle, che tra l’altro con la chiusura di via Marconi, se è vero che non hanno il flusso di clienti da nord, fanno presente che da sud è invariato l’accesso, e via Martiri della Libertà è ben aperta con tutti i suoi negozi e le sue proposte.
Sul fondo in porfido invece c’è qualcosa da dire e lo segnala il consigliere comunale di Rinascita Civica Alessandro De Bastiani, secondo il quale approfittando della chiusura della statale sarebbe stato opportuno mettere mano anche alla sistemazione dei cubetti.
Sarebbe la quinta volta da quando nel 2002 ci fu la posa della prima pietra, anzi del primo blocchetto, con il presidente della Provincia Luca Zaia e l’allora sindaco Giancarlo Scottà.
“Da allora – dice De Bastiani – non c’è più stata pace per i commercianti di Serravalle che con cadenza regolare, ogni tre / quattro anni, subiscono la chiusura della strada che a volte dura più di un mese. Pensavo che con la chiusura di via Da Camino si approfittasse per rimettere mano anche alla disastrata via Martiri ma sembrerebbe che non sia così”.
Così chiederà spiegazioni con una interrogazione, nel prossimo consiglio comunale.
Secondo il consigliere Via Martiri date le attuali condizioni dovrà presto essere richiusa per porre rimedio al notevole degrado.
“Oltre alle buche sul pavè, – afferma – sempre più accentuate, c’è anche il pericolo che presto riprenderanno a schizzare i cubetti di porfido che si staccheranno al passaggio delle automobili”.
“Inoltre le notevoli depressioni creano contraccolpi al sobbalzo delle auto che mettono in vibrazione gli edifici storici che riscontrano fratture che vanno prese in seria considerazione. – prosegue – Tutto sbagliato, tutto da rifare, direbbe Bartali. Sì, ma quante volte è concesso di sbagliare? Nell’amministrazione pubblica sembrerebbe all’infinito”.
In realtà secondo qualche commerciante, che non gradirebbe una proroga della chiusura in atto “Già c’è il vuoto pneumatico nei giorni feriali a livello di clienti” dicono, la situazione non è così disastrata, e la via del porfido ha conosciuto insomma tempi peggiori: “Ci sono stati due rifacimenti e altrettante sistemazioni, ma il porfido è così, ci sono un paio di punti “critici”, ma in generale si cammina” ammettono a malincuore.
Resta da capire se con l’apertura del traforo la conservazione del manto stradale in via Martiri potrà durare magari più a lungo di 4 o 5 anni.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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