E’ stato rimesso in libertà il 46enne promotore finanziario F.D.Z., che si trovava da venerdì sera agli arresti domiciliari dopo aver investito e ucciso alle 20, in via Rizzera, la 69enne bellunese di Spert d’Alpago Letizia Sperti, che stava attraversando la strada a braccetto con l’amica A.R., rimasta seriamente ferita e ricoverata all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
L’uomo, infatti, subito dopo il tragico incidente era risultato positivo all’alcoltest, con la misura di 1.56 milligrammi litro, e arrestato dai Carabinieri intervenuti per i rilievi.
Questa mattina nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto per omicidio stradale, il giudice per le indagini preliminari Angelo Mascolo ha accolto l’istanza del legale Simone Marian, tendente a trasformare la misura cautelare nell’obbligo di firma, e respinto la richiesta del sostituto procuratore che voleva continuare con l’obbligo di dimora.
Nel corso dell’udienza di convalida con l’interrogatorio a garanzia, il promotore si è avvalso della facoltà di non rispondere. Rimesso in libertà F.D.Z. dovrà presentarsi tre volte alla settimana in una sede di polizia giudiziaria, in questo caso al comando Carabinieri di via Boni, con l’obbligo di firma.
E’ stato disposto anche un accertamento tecnico sulla Jeep Compass dell’investitore, e una perizia che stabilisca la dinamica esatta dell’incidente, mentre pare non sarà chiesta l’autopsia sul corpo di Letizia Sperti.
Intanto a Vittorio Veneto fioccano le polemiche sulle presunte condizioni di scarsa sicurezza e visibilità del tratto incriminato di via Rizzera: “Ci vogliono rallentatori, nei magazzini comunali ce ne sono finchè si vuole – ha tuonato l’ex presidente del quartiere del Centro, Giovanni Braido – li avevo fatti comprare io ancora quando ero vice sindaco. Sulle strade del centro vanno installati per diminuire la velocità”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it
