Vittorio Veneto, Santantonio (Forza Italia): perché ridurre il numero dei bambini all’asilo nido comunale?

Riceviamo dal consigliere comunale di Vittorio Veneto Paolo Santantonio, capogruppo di Forza Italia, questo intervento sull’asilo nido comunale (nella foto) di via Perini e pubblichiamo.

Le vicissitudini dell’asilo nido comunale sembrano non avere fine. Durante la festa di fine anno scolastico dell’asilo nido, l’assessore competente Barbara De Nardi, accompagnata nella circostanza dall’assessore al personale Giuseppe Costa, ha anticipato che a settembre, alla ripresa del sevizio, saranno ammessi alla frequenza meno bambini a causa di problemi di gestione. La ricettività dell’asilo nido scenderà quindi da 60 a 50 alunni.

L’anticipazione ha lasciato stupefatti, in quanto a tutt’oggi le iscrizioni hanno già raggiunto il numero di 52 e tutto lascia presumere, sulla base dell’esperienza accumulata negli ultimi anni, che durante il periodo estivo si iscriveranno altri alunni in modo da raggiungere e forse addirittura superare i 60 alunni, che rappresentano la ricettività massima dell’asilo.

Ricordo infatti che l’articolo 3 dello statuto dell’asilo nido recita: “La struttura ha una ricettività massima di 60 posti. Al fine di un suo pieno utilizzo, in relazione al personale in organico e in servizio e alla presenza media annuale dei bambini, la giunta comunale determina il numero delle ammissioni superiori ai posti effettivamente attivati, in misura non superiore al 20%”.

Non va poi dimenticato che nel corso degli ultimi anni l’asilo nido ha sempre registrato la richiesta e l’utilizzo di tutti i posti disponibili, salvo nei casi di riduzione per disabilità’ come previsto dalla legge. Per la prossima riapertura di settembre ci sono dunque già 52 iscrizioni, che poi si riapriranno a novembre per gennaio 2019, e che costituiscono un dato davvero sorprendente che trova probabilmente spiegazione nelle attestazioni di stima che l’asilo e le sue educatrici hanno ricevuto in città e in consiglio comunale in occasione dell’ipotesi, poi fortunatamente senza seguito, della sua cessione al Cesana Malanotti.

Cosa si nasconde quindi dietro l’anticipazione di riduzione dei bimbi ammessi fatta dell’assessore Barbara De Nardi che, stante la florida situazione dell’asilo, sembra quindi una autentica assurdità ? Perché ridurre il numero dei bambini se le iscrizioni ci sono?

Per assistere e seguire 60 bambini servirebbe una persona in più in organico, che si potrebbe assumere tramite un concorso pubblico. Questa richiesta era stata tra l’altro avanzata circa un mese fa dalle minoranze, nella seduta della prima commissione consiliare, agli assessori De Nardi e Costa i quali evidentemente hanno deciso diversamente, con conseguente penalizzazione del servizio e riduzione dei bimbi da 60 a 50.

Per cui ci chiediamo: è questa la politica della sinistra, a parole sempre attenta ai servizi sociali ? E’ questa la politica dell’amministrazione comunale e dell’assessorato alla famiglia in particolare?

Qualche malizioso potrebbe pensare ad una ritorsione nei confronti dell’asilo nido, in particolare del suo personale e delle famiglie che lo scorso anno hanno lottato con determinazione contro il preannunciato passaggio della gestione dal Comune al Cesana Malanotti sul quale, dopo la bocciatura del Protocollo di intesa con il Comune per la gestione dei servizi sociali, si sono ora finalmente spenti i riflettori che ne avevano messo in luce le smisurate ambizioni annessionistiche sulla città.

A quanto pare l’assessore ai sevizi sociali, ora pomposamente nominata anche “assessore al Centenario”, sembra molto più interessata a seguire le gesta di alpini, fanti e cavalleria, che a occuparsi dei servizi ai piccolissimi vittoriesi di oggi e che saranno i cittadini di domani.

Paolo Santantonio

(Foto: archivio Qdpnews.it).

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