Associazione R&T: “Allarmante, Vittorio Veneto si sta velocemente dirigendo verso la mono-coltura”

Mirko Piccin, vittoriese presidente dell’associazione civica “R&T” ha fatto una stima della quantità di territorio trasformato in vigneto nel Comune di Vittorio Veneto. “La conclusione è allarmante – fa sapere – Vittorio Veneto si sta velocemente dirigendo verso la mono-coltura”.

“Il Prosecco ha portato, oltre alle irrorazioni di pesticidi, anche problemi di stabilità idrogeologica. Dove la zootecnia è stata cancellata manca la sostanza organica nel terreno e cresce il rischio desertificazione; l’uso smodato dell’irrigazione provoca salinizzazione del terreno – continua – Esempi italiani di disastri ecologici portati dalla monocoltura si trovano nelle risaie piemontesi o nei meleti trentini. La monocoltura cancella paesaggi e biodiversità e rende il mercato sempre più dipendente da approvvigionamenti lontani”.

Piccin spiega perché a parere dell’associazione è tanto importante per il territorio non avere una mono-coltura: “Perché ci viviamo. Perché non si mangia solo vino. Perché non si tutela il dissesto idrogeologico. Perché bisogna valorizzare l’agricoltura favorendo un’economia locale di cibi sani. Le associazioni di categoria e la Regione Veneto stanno promuovendo questo tema già da qualche anno e dovrebbe farlo anche Vittorio Veneto”.

“La cura del territorio è anche gestione consapevole delle risorse ed è un processo al quale dovrebbero poter prender parte tutti i cittadini. Il PAT – Piano di Assetto del Territorio – la cui bozza è nel cassetto dell’amministrazione comunale da più di 10 anni, potrebbe trattare anche questi aspetti, rendendo superflue le discussioni sulla possibilità di avere un vigneto a San Giacomo”, aggiunge Piccin.

“Percorrendo l’autostrada A12 da Imperia verso Ventimiglia si assiste ad uno scenario che ha del surreale: intere colline ricoperte di serre per la coltivazione di fiori. Un susseguirsi di colline rivestite da teli, pannelli e cupole. Lì, l’economia si basa sui fiori e i fiori hanno bisogno di serre – chiude Piccin – Noi non vorremmo che succedesse la stessa cosa al nostro paesaggio e alla nostra terra: il Veneto ha tante specialità agro-alimentari da poter valorizzare e sarebbe bene che questo approccio si potesse fare anche a Vittorio Veneto”.

(Fonte: associazione civica “R&T”).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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