Vittorio Veneto, scoperto centro massaggi erotico vicino alla caserma dei carabinieri: a processo presunta maitresse cinese

Aveva avviato il suo centro massaggi erotico alle spalle della caserma dei carabinieri di Vittorio Veneto senza preoccuparsi che la vicinanza con gli uomini dell’Arma avrebbe potuto mettere in crisi i suoi affari.

Protagonista W.H., in arte “Lucia”, presunta maitresse di origine cinese, finita a processo con l’accusa di sfruttamento della prostituzione perché ben presto i carabinieri hanno scoperto che nel centro benessere “Fiori d’oriente” di via Pietrella, non si facevano trattamenti di bellezza ma massaggi a sfondo sessuale, così per la donna e per la collega “Angela” è scattata l’inchiesta.

La collega ha già patteggiato una pena per chiudere i conti con la giustizia. Lucia, invece, difesa dall’avvocato Federico Vianelli, ha deciso di affrontare il processo portando così in aula non solo l’attività erotica del centro massaggi ma anche i clienti chiamati a testimoniare davanti al giudice.

Una decina quelli sentiti nel corso della prima udienza dal giudice Christian Vettoruzzo; C’era chi nel centro massaggi era andato solo una volta attratto dagli accattivanti messaggi web che ne pubblicizzavano i “servizi”.

Chi l’aveva scoperto per caso andando in caserma a denunciare un reato e chi invece era diventato una sorta di cliente fisso perché “soddisfatto dei trattamenti”.

I carabinieri hanno ricostruito l’attività che le due donne avrebbero gestito dal 2015 al 2016: i clienti pagavano dai 30 ai 70 euro alle massaggiatrici asiatiche che offrivano loro “massaggi romantici” a sfondo sessuale.

Vario il parterre dei clienti, dai 45 ai 65 anni d’età, tutti sentiti dai carabinieri, che hanno così ricostruito l’attività del centro.


(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati