Si sostituisce ad una parente per sostenere l’esame di lingua italiana per la richiesta di cittadinanza ma viene scoperta e denunciata. Nei guai una donna camerunense di 33 anni, denunciata a piede libero dai carabinieri della Stazione del comando di via Boni.
La giovane, che risiede in un comune limitrofo, e operatrice socio sanitaria, è stata ritenuta responsabile dei reati di sostituzione di persona, falsa attestazione a pubblico ufficiale e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
È stata lei a presentarsi infatti nei giorni scorsi all’Istituto Scolastico “L. Da Ponte” per l’esame di lingua italiana per avanzare la richiesta di cittadinanza.
Ma i connotati del documento non coincidevano, se non altro per la differenza di età. Forse contava sul fatto che le fattezze potessero confondere il personale docente, che però si è insospettito subito sulla identità di questa “alunna” che non pareva avere i “connotati” indicati nel documento di riconoscimento.
E’ stato a questo punto richiesto l’intervento dei Carabinieri che, giunti sul posto, dopo aver eseguito i controlli sulla documentazione esibita, hanno accertato che la donna si era presentata spacciandosi per un’altra donna, sua parente, di 52 anni, che era quella che in realtà doveva sostenere l’esame.
Al termine degli accertamenti, all’esaminanda sono stati contestati i reati di sostituzione di persona e falsa attestazione a pubblico ufficiale. Si era presentata infatti sotto altro nome ed esibendo un documento di riconoscimento non suo davanti ad una commissione di esame.
A questo si è aggiunto il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, e questo perché ha firmato il registro per la prova d’esame del Ministero dell’Istruzione a nome della parente.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Archviio Qdpnews.it).
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