Vittorio Veneto, spese in più per i Comuni sulla sanità. “I costi maggiori li coprirà la Regione”

È nato del malcontento ieri sera, lunedì 4 giugno, durante il consiglio comunale di Vittorio Veneto, a causa di una domanda del consigliere del gruppo misto Adriano Botteon, che ha portato in luce un aumento di 1,75 euro a cittadino, cioè circa 50 mila euro in più per Vittorio Veneto, per far fronte a spese di attività territoriali di sanità pubblica.

Oltre ai soldi che i Comuni versano già quindi, cifra che per Vittorio Veneto ammonta già a 450 mila euro annui, il nuovo decreto ministeriale prevede una maggiorazione a carico degli enti locali.

Questa conseguenza era emersa durante l’ultima conferenza dei sindaci di febbraio, dove è stato esposto il bilancio preventivo al Comitato dei sindaci dell’Ulss 2 Marca Trevigiana. “Il costo in più è passato senza un dibattito – ha dichiarato il consigliere Botteon – la politica conta meno e le cose ci vengono imposte”.

È il presidente del Comitato dei sindaci, Sonia Fregolent, ad esplicare meglio la situazione: “L’avrei spiegato alla prossima conferenza dei sindaci, perché c’è una novità. Con l’ultimo decreto ministeriale la situazione della spesa per attività territoriali di salute pubblica viene ribaltata, prima era del 40% a carico degli enti locali e per il 60% a carico del Sistema sanitario nazionale, ora invece è il contrario. Per questo si parlava di un aumento di spesa a carico dei Comuni. La settimana in giunta regionale si è previsto di approvare a carico del bilancio regionale dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) integrativi. Copriremo quindi i costi aggiuntivi e ci sarà un risparmio per gli enti locali”.

L’assessore alla salute Giuseppe Costa aveva infatti evidenziato ieri sera che la Regione aveva avuto un finanziamento per dei Lea extra che però, da quanto risultava a febbraio, la Regione avrebbe utilizzato per altri scopi e non per coprire i costi in più che con il decreto gli enti locali avrebbero dovuto pagare. Come preannunicato dalla presidente Fregolent, ora la situazione sembrerebbe prendere un cambio di rotta a favore dei Comuni.

(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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