Dopo la fumata nera per “In piazza per la libertà”, manifestazione che Devis Bonaldo, guida del circolo trevigiano di Ancora Italia, aveva organizzato per il primo pomeriggio di oggi, domenica 2 maggio a Vittorio Veneto, sembra che la vicenda porterà degli strascichi con sé.
L’idea, come anticipato dagli organizzatori, era quella di riproporre un momento di confronto in piazza del Popolo anche se, stavolta, lo stesso Bonaldo aveva specificato che il numero di persone presenti, secondo una prima stima, sarebbe stato inferiore a quello del primo appuntamento coneglianese.
Già il sindaco Antonio Miatto aveva pronunciato il proprio “no” all’appuntamento di oggi, un “no” ribadito dalla Questura di Treviso che ha successivamente negato l’autorizzazione alla seconda tappa di quello che è parso un vero e proprio percorso di iniziative di questo tipo (vedi articolo).
Di fronte a ciò Bonaldo, oltre a comunicare lo stop dell’iniziativa, ha annunciato che in caso di necessità la questione sarà discussa “nelle sedi opportune”.
“A seguito della decisione perentoria della Questura di non concedere il diritto di manifestare in piazza del popolo a Vittorio Veneto, ci vediamo costretti, a malincuore, ad annullare la manifestazione ufficialmente – ha dichiarato Bonaldo, il quale ha puntualizzato il motivo del diniego ricevuto – Una manifestazione organizzata è, in questo momento, inaccettabile secondo il Prefetto e la Questura, che negano di fatto un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione (ancora in vigore) ai cittadini“.
“Inaccettabile è, a mio parere invece, la soppressione di diritti e libertà che si protrae da oltre un anno e che stanno portando verso una deriva autoritaria pericolosa, che rievoca vecchie atmosfere del Novecento. – ha proseguito – Prefetto e Questura stanno limitando fortemente i diritti costituzionali“.
“In caso di futuro diniego, ad altri eventi che stiamo programmando, ci tuteleremo nelle sedi opportune – ha annunciato Bonaldo – Potranno impedirci di manifestare in maniera organizzata, con la minaccia di una denuncia penale, ma non possono impedire alle persone di ritrovarsi in maniera spontanea per fare una chiacchierata, dato che la libertà personale è un diritto inviolabile”.
“La nostra libertà dipende solo da noi, – ha concluso Bonaldo – nella misura in cui non siamo più disposti ad accettare tutto questo”.
All’appuntamento odierno sarebbero dovuti intervenire degli ospiti relatori, ovvero il politologo Davide Lovat, la regista Ambra Fedrigo, l’analista in comunicazione integrata Marco Piccoli e il medico di famiglia Ennio Caggiano: ufficialmente tutto annullato anche se, già dalla mattinata di oggi, piazza del Popolo risulta transennata, mentre sul posto sono già presenti alcuni agenti delle Forze dell’Ordine.
(Foto: Per concessione di un lettore).
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