Niente da fare per la manifestazione “In piazza per la libertà” annunciata per il pomeriggio di domenica 9 maggio, in piazza del Popolo a Vittorio Veneto: è arrivato oggi, venerdì 7 maggio, lo stop della Questura di Treviso, che ha dato il proprio diniego all’iniziativa.
Domenica si sarebbe dovuta svolgere un’altra tappa di “In piazza per la libertà” in parco Galvani a Pordenone, poi annullata a causa della mancata autorizzazione dalla Questura di Pordenone.
Di conseguenza, l’iniziativa si era postata un’altra volta sul vittoriese, tentando nuovamente quello che Devis Bonaldo, presidente del circolo trevigiano di Ancora Italia, non aveva potuto fare domenica scorsa: in quell’occasione, sul posto era giunto un numero di rilievo di agenti delle Forze dell’Ordine per vigilare l’area di piazza del Popolo che, nel frattempo, era stata transennata.
Oltre all’annuncio della volontà di tornare a Vittorio Veneto, erano stati diffusi anche i nominativi degli ospiti relatori (qui l’articolo).
Stavolta, era stato Roberto Varaschin, dirigente del circolo di Treviso di Ancora Italia, a presentare il preavviso della manifestazione, ma la Questura di Treviso non ha autorizzato la richiesta.
“Ragioni di ordine e sicurezza pubblica, nonché di sanità pubblica” sono le motivazioni alla base del diniego della Questura di Treviso, che ha già predisposto un servizio di ordine e sicurezza pubblica di vigilanza, “per garantire l’osservanza del divieto notificato“.
Alla luce di ciò, è evidente come, domenica 9 maggio a Vittorio Veneto, si assisterà a uno scenario già visto.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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Vittorio Veneto, stop dalla Questura alla manifestazione di domenica: previsto ancora un servizio di ordine e vigilanza pubblica

