“Vitigni resistenti, il futuro della viticoltura” è il titolo del convegno di venerdì 30 luglio ospitato nell’Aula Civica del Museo della Battaglia a Vittorio Veneto.
L’evento, curato da Eleganza Veneta, è stato fortemente voluto dall’associazione Zheneda per conferire all’inaugurazione dell’edizione 2021 dell’Antica Fiera di San Osvaldo un valore unico e innovativo.
L’obiettivo del convegno era quello di promuovere la diffusione dell’agricoltura sostenibile come prodotto culturale, come modello di gestione sostenibile delle risorse, di tutela della vita collettiva e del cittadino, nonché come scelta per la sicurezza e sovranità alimentare finalizzata al miglioramento dello stile di vita legato alla salvaguardia ambientale.
Dopo i saluti di Aldo Bianchi, presidente dell’associazione Zheneda, del vicesindaco Gianluca Posocco e di Luciano Soldan, referente dell’Ufficio Agricoltura, Agroalimentare e Ambiente di Banca Prealpi SanBiagio, l’eurodeputato Gianantonio Da Re ha tenuto l’intervento dal titolo “Risorse e tradizioni di un territorio”.
In seguito, sono intervenuti Riccardo Velasco, direttore Crea-Ve (“Resistenti, lo stato dell’arte”), Alexander Morandell, Wineplant e presidente Piwi International (“L’adattamento ai suoli”), Marzio Zanin, Vitisfaber (“Tutti i fattori della resistenza”) e Stefano Zanette, presidente della Cantina di Conegliano e Vittorio Veneto (“La cultura di un territorio e l’influenza nella scelta di produzione”).
Sara Meneguz (Vini Meneguz Sara), infine, ha portato la sua esperienza nel campo di vitigni resistenti.
“La viticoltura ricopre una parte importante della tradizione veneta e la conduzione verso il comparto della viticoltura dei resistenti si sta estendendo sempre più – spiegano gli organizzatori – L’importante appuntamento dal taglio istituzionale, che ha visto la partecipazione di relatori di spessore nazionale, ha portato a delineare un percorso verso una vitivinicoltura sempre più innovativa, sostenibile e scientificamente tutelata”.
Si è voluto il coinvolgimento di Crea-Ve, Vitisfaber e Wineplant per sottolineare che sempre più l’agricoltura ha bisogno della scienza, di istituzioni che si prodighino a sostenere e tutelare l’intero comparto, nonché la crescita sostenibile e l’ammodernamento rurale.
Durante la serata è stato evidenziata l’utopia di poter pensare di eliminare da un giorno all’altro i fitofarmaci che, invece, devono essere usati in modo mirato.
Inoltre, il presidente Zanette ha sottolineato che è giusto pensare alla sostenibilità della viticoltura ma anche di tutta l’agricoltura in generale.
Alla fine del convegno, la parte gustativa attraverso i banchi di assaggio ha mostrato quello che il mercato può offrire oltre al risultato dell’investimento di operatori e aziende.
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