Vittorio Veneto, svuota il conto dell’anziana zia: farmacista bellunese costretta a restituire 170 mila euro

Svuota il conto della zia vittoriese, giustificando l’ammanco per non precisate spese sostenute per conto della stessa anziana parente. Ma l’amministratore di sostegno dell’anziana non ci crede e porta in tribunale la nipote, farmacista nel Bellunese, dove il giudice la costringe a restituire tutto: oltre 170 mila euro.

I fatti risalgono a fine dell’anno 2016, quando l’anziana recatasi in banca con altri due nipoti per verificare le proprie disponibilità finalizzate all’assunzione di una badante e spese sanitarie, si rende conto di essere “povera”.

Nel corso degli ultimi tre anni erano state movimentate dal conto ingenti somme di denaro, tutte a favore della terza nipote, I.T., che da anni aveva la delega a operare in fiducia sul conto corrente della zia.

Al riepilogo dei movimenti risultavano essere stati emessi bonifici bancari e assegni circolari per un valore complessivo di 170 mila euro. In più erano state sottoscritte anche due polizze vita, del valore di 150 mila euro, le cui titolari erano proprio la nipote I.T. e la figlia.

L’amministratore di sostegno dell’anziana, nominato dal Tribunale, ha agito allora nei confronti della nipote della signora per il recupero delle somme prelevate dal conto corrente.

Assistita dagli avvocati Stefano Arrigo e Claudia De Pellegrini, di Vittorio Veneto, e rappresentata dall’amministratore di sostegno, la signora T.A. ha portato in giudizio la nipote ottenendo nei giorni scorsi la condanna della stessa alla restituzione delle somme che erano state incamerate tramite gli assegni e i bonifici, per complessivi 170 mila euro, più gli interessi e le spese legali.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Web).
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