Vittorio Veneto, Val lapisina ferita dal nubifragio. Fasan: “Danni ingenti al Parco Laghi Blu” (video)

Val Lapisina lacerata e ferita dal nubifragio di lunedì, il parco Laghi Blu semidistrutto, una casa scoperchiata parzialmente a San Floriano, alberi caduti su qualche annesso rustico, il casello autostradale di Fadalto danneggiato, fortunatamente nessun danno alle persone, ma danni ingenti un po’ ovunque:

Un disastro – commenta l’ex assessore ai lavori pubblici, Bruno Fasan, ora consigliere comunale e attivista di Val Lapisina Iniziative, che ha in gestione il Parco Laghi blu – c’era un vento mai visto e sentito a memoria d’uomo da queste parti. Eppure in valle ci siamo abituati, ma le folate erano così violente che mi ha scaraventato a terra due volte, e mi sono pure ammaccato”.

Questa mattina con alcuni volontari Fasan era già al lavoro nel Parco dei Laghi blu. Dai trenta ai quaranta alberi, tutti pini e abeti, abbattuti o spaccati a metà dalla furia del vento che fischiava a oltre 100 cento chilometri orari. Saranno caduti oltre 200 quintali di legna. Dalle 18.30 alle 21 il vento ha pure abbattuto le recinzioni, spaccato le protezioni, le strutture si sono salvate per fortuna.

Un noce con il fusto del diametro di un metro, è stato sradicato vicino alla sua abitazione: “Ha sfiorato la casa, e mentre spostavo una porta, il vento mi ha letteralmente sollevato e fatto volare. Nemmeno quando giocavo a calcio riuscivano a farmi cadere così – racconta Fasan – Non sappiamo cosa fare adesso di tutta quella legna che abbiamo, visto che non si possono fare nemmeno i falò dell’Epifania per la pulizia”.

A Fadalto, poco prima dell’ex ristorante da Mosè, una decina di piante ad alto fusto, sempre abeti, sono stati sradicati dal vento e fatti cadere sulla statale. I Vigili del fuoco hanno lavorato ore per riuscire a liberare la statale Alemagna in quel tratto rimasta bloccata a lungo.

vittorio veneto parco laghi blu2
Anche il sindaco Roberto Tonon, ha tracciato un bilancio di quanto accaduto nelle scorse ore: “La viabilità all’interno del nostro territorio è rimasta bloccata in più punti fino a notte fonda. Oltre 1.000 persone si sono ritrovate isolate per ore. Alcuni borghi non sono ancora raggiungibili e restano privi di energia elettrica. I danni alle linee dell’alta tensione hanno riguardato anche la zona di Rindola che è rimasta inaccessibile a lungo. ‘’Prealpi Soccorso’’, con una squadra di volontari accreditati al Centro operativo comunale, ha contribuito allo sgombero delle strade comunali. Oggi sono già stati segnalati smottamenti nella zona collinare. Chiunque riceva segnalazioni è pregato di inoltrarle alla Polizia Locale, il numero di riferimento per le emergenze è 0438 57018”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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