Grande commozione ieri nella chiesa parrocchiale di Venegazzù in occasione del funerale di Lucio Panziera, il consigliere comunale di Volpago del Montello morto a 52 anni lo scorso giovedì 1° settembre in un incidente stradale in Corso Mazzini a Montebelluna.
La chiesa era gremita e in molti fanno faticare a ricordare una cerimonia funebre così sentita e partecipata dalla comunità, almeno negli ultimi anni.
Venegazzù e Volpago del Montello si sono stretti attorno alla famiglia di Panziera, in particolare alla moglie Francesca, alle amatissime figlie Chiara e Stella, alla mamma Enrica, al papà Romolo e alla sorella Roberta.
Presenti in chiesa il sindaco Paolo Guizzo con la giunta e i consiglieri comunali, il sindaco di Montebelluna Adalberto Bordin, il consigliere regionale Marzio Favero, i volontari di “Venegazzù in Festa” oltre ai rappresentanti di diverse associazioni e realtà del paese, dall’Avis agli Alpini senza dimenticare i gruppi parrocchiali.
Il parroco don Federico Gumiero si è commosso durante l’omelia ma nessuno si è stupito perché Panziera era benvoluto e apprezzato da tante persone per il bel modo che aveva di approcciarsi al prossimo.
Oltre all’attività di volontariato con il gruppo di “Venegazzù in Festa” e all’impegno come consigliere comunale, dava una mano in chiesa ed era sempre disponibile con tutti.
Nel suo intervento, il sindaco Guizzo si è concentrato sull’umanità di Panziera, persona umile e mai sopra le righe.
“I suoi erano sempre interventi pacati e misurati – sottolinea il primo cittadino di Volpago – ma centrati nelle tematiche che doveva affrontare. Interventi sempre finalizzati a realizzare il bene comune e mai accusatori. Era sempre propositivo e aveva un approccio positivo nei confronti delle cose. Si è sempre impegnato molto per gli altri all’interno delle associazioni e anche in Comune, dove era consigliere comunale da un anno mentre due mandati fa era con me in minoranza. Con lui avevo un contatto due o tre volte a settimana: ha portato avanti tutta una serie di iniziative per il nostro paese con grande cura e attenzione”.
“In questo mandato ha seguito il controllo di vicinato – continua – Come ho detto anche ieri, per questo tema serviva una persona posata perché nel nostro Comune abbiamo mille iscritti e, per gestire bene le cose, bisogna avere la capacità di capire, mediare e vedere di approfondire le segnalazioni dove vale veramente la pena. Quando si è trattato di scegliere a chi affidare questo compito, non ho avuto dubbi. Non è mancato un pensiero per le figlie e per la moglie: ho trasmesso loro la vicinanza di tutta la nostra comunità”.
“Alle figlie ho detto di essere orgogliose del loro padre per l’insegnamento e per l’esempio che ha dato in questi anni – conclude – ‘Pensate a lui nei momenti di difficoltà e troverete la forza per andare avanti’. Lo ripeto: è davvero una grande perdita per la nostra comunità perché avrebbe potuto dare ancora molto alla sua famiglia e a tutti noi. Lo ricorderemo per l’approccio che aveva e per la sua disponibilità a lavorare in funzione del bene comune. Al giorno d’oggi non è facile trovare persone così”.
(Foto: Facebook).
#Qdpnews.it