Novità sull’Antenna 5G a Selva del Montello: il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare del Comune di Volpago del Montello e ha sospeso l’esecutività della sentenza di primo grado del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto che autorizzava l’installazione dell’antenna Wind nella frazione di Selva del Montello.
“Il Consiglio di Stato ordina la sospensione di cinque mesi alla delibera del Tar del Veneto – commentano dal gruppo di minoranza Civica per Volpago -, che autorizzava l’installazione dell’antenna Wind di 34 metri in centro a Selva. La situazione rimane sospesa e si deciderà tutto definitivamente con una sentenza il prossimo 13 ottobre. C’è ancora il tempo per dialogare e trovare una soluzione al problema, e non dimentichiamo che altri operatori nazionali sono alla ricerca di siti per altre antenne. Perciò il pericolo non incombe solo su Selva”.
“Noi siamo pronti a farlo – continuano – Ci è stata negata una commissione temporanea poiché la faccenda, secondo il sindaco, può essere gestita anche dalla commissione urbanistica, ma ad oggi non c’è ancora nessun incontro calendarizzato. Noi continueremo a chiedere partecipazione e dialogo e chiederemo nuovamente all’amministrazione di indire un’assemblea pubblica sul tema per informare i cittadini”.
La maggioranza guidata dal sindaco Paolo Guizzo, infatti, aveva bocciato la mozione presentata dai gruppi consiliari, rappresentati dai consiglieri comunali Sebastian Grosso e Guerrino Silvestrini, che prevedeva la costituzione di una commissione consiliare temporanea sul Tema “Antenne 5G”.
Oltre al fatto che esiste già una commissione urbanistica, il sindaco di Volpago del Montello aveva risposto che i Comuni non hanno strumenti per andare contro le compagnie telefoniche.
“Nell’argomentazione – aggiungono le minoranze -, inoltre, è emerso che ci sono state delle trattative da parte del Comune con delle aree pubbliche vicine a quella in cui sta per sorgere l’antenna e comunque ricadenti all’interno dell’area urbanizzata. In ogni caso, al di fuori delle aree previste dal piano antenne vigente, che doveva essere aggiornato entro settembre del 2020, ma del quale ancora non c’è ombra”.
“Come dichiarato dallo stesso sindaco – concludono – le antenne radio base e la rete 5G sono assimilate a opere di urbanizzazione primaria e come tali devono rientrare all’interno degli strumenti urbanistici e sono parte del processo di pianificazione territoriale. Non capiamo quindi cosa si stia aspettando, dopo che il Pat doveva essere aggiornato ancora nella precedente legislazione e in sei anni sono state fatte svariate varianti al Piano interventi, senza mai prendere in considerazione il rischio antenne”.
In merito alla pronuncia del Consiglio di Stato il sindaco Paolo Guizzo ha commentato così: “In questi ultimi anni sono stati tolti diversi poteri ai Comuni in questo settore. Ora, per l’installazione di un’antenna, non serve chiedere nemmeno più il permesso di costruire ma basta una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) e si può procedere subito con i lavori. Wind vorrebbe collocare l’antenna in una zona dove c’è un cono visuale verso il basso che non permette di realizzare fabbricati sopra i due piani, figuriamoci un’antenna di 30 metri. Noi puntiamo proprio su questo discorso e sull’aspetto ambientale in generale”.
“Ne abbiamo discusso con Wind – conclude – e abbiamo dato un’alternativa per la collocazione dell’antenna. L’area urbanizzata di Volpago del Montello è distribuita soprattutto lungo via Schiavonesca Nuova e la controparte vorrebbe mettere l’antenna in una zona che copra soprattutto quest’area perché, nella parte alta, incontrerebbe dei problemi. Come amministrazione comunale abbiamo prospettato una soluzione a ridosso del centro, in zona agricola, ma Wind l’ha scartata in sede di ricorso al Tar. Spero che nei prossimi mesi, prima della pronuncia del Consiglio di Stato, si possa dialogare ancora per trovare la soluzione migliore per tutti”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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