La sagra di Selva riparte domani a cielo aperto, con piatti in ceramica e giostre. Dal 1985 il Gruppo Giovanile si impegna a beneficio della comunità

Da queste parti del Montello la festa parrocchiale di Selva, legata alla devozione alla Santa Croce (14 settembre) e non al patrono ufficiale San Silvestro (31 dicembre), segna tradizionalmente la fine dell’estate e il passaggio definitivo alla stagione autunnale.

Ci sono state, anche nel recente passato, edizioni martoriate dalla pioggia e dal freddo, ma supportate dalla presenza dei capannoni: “Quest’anno – spiega il presidente del Gruppo Giovanile Selva Francesco Mussatonon ce li possiamo permettere: faremo solo quattro giornate da giovedì 9 a domenica 12, e i costi avrebbero superato gli introiti. Le previsioni meteo sono abbastanza buone e metteremo solo qualche ombrellone; avremo una cinquantina di tavoli per le consumazioni nell’area del campo sportivo, ma saranno a cielo aperto”.

È dal 1985 che il GGS organizza la sagra di metà settembre, coinvolgendo decine di volontari di tutte le età: “Il gruppo si è rinnovato negli anni, adesso siamo una novantina; in questa edizione ridotta non ci saranno i ragazzi più giovani, solitamente addetti al servizio ai tavoli, anche per evitare assembramenti”.

Le normative anti Covid saranno infatti pienamente in vigore, con ingresso e uscita separati, controllo delle temperature, sanificazione e verifica del Green pass.

“Abbiamo deciso solo a giugno di partire con l’organizzazione, per mantenere viva una tradizione molto sentita che l’anno scorso è stata fermata dalla pandemia. Il ricavato sarà come sempre devoluto alla parrocchia, come facciamo anche con la raccolta del ferro. Avremo anche alcune giostre e attrazioni sul sagrato della chiesa”.

Da sabato scorso i volontari del gruppo hanno iniziato gli allestimenti, verificando il funzionamento delle cucine, ferme da due anni, e aggiungendo un paio di chioschi per le birre e una lavastoviglie.

“La novità è che avremo i piatti in ceramica anziché quelli biodegradabili: abbiamo fatto questa scelta per fornire un servizio migliore a chi vuole gustare i nostri cibi, visti anche i numeri ridotti dei posti a sedere”.

Al menu tradizionale si aggiungono i piatti del giorno, che possono essere ordinati anche per l’asporto: “Per noi – conclude Mussato – era importante ripartire e continuare a sostenere la comunità”.

La parte religiosa della festa è in programma domenica 12 con la Messa solenne alle 10.30, preceduta dalla processione che partirà dalla vicina casa di riposo; martedì 14 nel giorno della ricorrenza liturgica la celebrazione eucaristica sarà alle 19. Chiuderà il calendario degli appuntamenti un concerto corale in chiesa venerdì 17 alle 20.30.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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