Aveva 16 anni Ludovica Visentin quando nel 2017 un osteosarcoma ha spento la sua vita. Pochi mesi prima aveva ricevuto il riconoscimento di Alfiere della Repubblica ed era stata premiata anche dal Comune di Volpago del Montello, dove risiedeva con i genitori e due sorelle, come studentessa meritevole, uscita dalle medie col massimo dei voti. Si era iscritta con entusiasmo al Liceo Canova di Treviso, che ha voluto ricordarla con un concorso di scrittura a lei dedicato.
“In una scuola come la nostra – dice la dirigente Mariarita Ventura – sembra quasi normale fare un concorso di scrittura, ma era da qualche anno che non c’era un’iniziativa simile. E’ un veicolo di espressione dell’animo, della mente e del cuore. In questo modo abbiamo voluto rappresentare quanto sia ancora presente tra noi lo spirito di Ludovica, la sua gioia e il suo entusiasmo per questa scuola”. La famiglia Visentin ha messo a disposizione una somma di denaro per premiare i primi due classificati di ogni categoria e un libro per il terzo. Per la sezione “racconto in prosa” ha vinto Linda Atzori (ex 3^ A), seguita da Marta Cavicchia (3^ B) e Francesca Mazzocato (ex 5^ F); una menzione speciale è andata a Olivia Jane Busse, studentessa del St. Raphael gymnasium di Heidelberg. Nella sezione dedicata alla poesia ha vinto Matteo Favaro (2^ C) davanti ad Anna Buratto (ex 3^ B) e Caterina Donadini (3^ E).
“Con Ludovica – ha detto il papà Alberto – la vita ha dimostrato di essere particolarmente cattiva, ma dalla sua vicenda si può trarre un valore. Lei ha riposto alla cattiveria con la bontà e la bellezza, proprio i concetti che si studiano in questa scuola, il kalòs kai agathòs della cultura greca che sono intrecciati tra loro. Nella sua vicenda ha sempre saputo portare un sorriso in qualsiasi situazione, grazie anche ad amici che le sono stati vicini, anche a scuola”.
Tersilia del Prete e Matteo Franceschini, due suoi compagni nei primi due anni del ginnasio, l’hanno ricordata con un breve messaggio: “Anche facendo lezione a distanza, Ludovica ha invaso la nostra classe con la sua allegria. In una lettera del Natale 2016 ci scriveva: ‘Non avrei mai pensato che in poco tempo saremmo diventati una classe tanto unita. Mi avete sempre dimostrato solidarietà e vicinanza. Grazie alla vostre attenzione e alla vostra amicizia non mi sono mai sentita sola’”. Mamma Carolina, ricevendo un omaggio floreale al termine della cerimonia, ha aggiunto poche significative parole rivolgendosi agli studenti presenti: “Ho perso una figlia, ma ne ho trovati altri cento”.
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