Nella conferenza stampa di questa mattina, il Consorzio Vini Asolo Montello ha presentato un’iniziativa benefica che vede la proposta all’asta di bottiglie di gran pregio del territorio, alcune delle quali pressoché introvabili, i cui proventi verranno destinati all’ospedale San Valentino di Montebelluna.
Tra le tante cantine coinvolte, per chi visiterà il portale Catawiki indicato sui siti ufficiali del consorzio sarà possibile portarsi a casa, per esempio un Capo di Stato annata 1997 per questo Natale, e al contempo dare un aiuto concreto all’ospedale, impegnato ogni giorno nella lotta contro il covid.
Il consorzio si era già mosso in tempo di lockdown per dare un contrivuto economico all’ospedale, oggi si muove in sinergia con cantine e consumatori, affermando di voler contribuire ai fondi raccolti, accollandosi i prezzi di spedizione.
Con l’occasione, il consorzio ha anche presentato una nuova nomenclatura per i vini rossi, i “Vini del Montello” e le scelte d’immagine, come il colore simbolo, un rosso merlot, che puntano a raccontare il prodotto all’estero con una strategia più semplice ma completa.
Questa denonimazione, sotto la quale verranno d’ora in poi accomunate la Docg Montello e la Doc Montello Colli Asolani, ammonta a circa mezzo milione di bottiglie all’anno e all’interno del consorzio viene per ora “sostenuta” dal mondo del prosecco, ma potrebbe evolversi nel tempo, raggiungendo una nicchia di mercato esclusiva.
“Il fatto che nella zona esistano ben tre denominazioni e un bouquet di uve particolarmente vario sottolinea tre aspetti: la tradizione della produzione, l’ostinazione dei viticoltori nel non dimenticare gli insegnamenti dei nonni e il fatto che questo sia di base un territorio che “fa sudare” la sua produzione – afferma il presidente Ugo Zamperoni – È comunque fondamentale semplificare la comunicazione per il consumatore finale, senza smettere di fare ricerca sull’identità delle singole etichette”.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto: Consorzio Vini Asolo Montello).
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