Primi passi per la nuova piazza di Selva. Si comincerà con la demolizione di una parte degli edifici dell’ex area “Borsoi”

Il Comune di Volpago del Montello ha iniziato l’iter per la realizzazione della nuova piazza di Selva. Di questo intervento urbanistico si parla da decenni, tanto da essere stato inserito in diverse programmazioni urbanistiche già dagli inizi del secolo. Ora, con una delibera di giunta e una successiva determinazione dell’ufficio lavori pubblici è stato dato l’affidamento della progettazione per la demolizione parziale del fabbricato denominato ex area “Borsoi”.

Si tratta di una superficie di circa 1.500 metri quadrati con il corpo principale affacciato sulla strada Schiavonesca Marosticana e altre otto campate, un tempo adibite a opificio, poste immediatamente a nord.

La perizia è stata redatta dalla società D-Recta di San Fior a firma dell’architetto Sandro Burigana.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è volpago-foto2-170921.jpg

Nella relazione viene esposta l’analisi del contesto territoriale urbanistico e paesaggistico in cui si trova inserito il complesso immobiliare e il suo stato di degrado.

Tra gli obiettivi della giunta relativi a questo primo intervento viene evidenziata la finalità di ricucire il tessuto urbano dell’area valorizzando una zona di pregio ambientale e paesaggistico.

L’edificio che è diventato di proprietà comunale nel dicembre 2020 si trova infatti ai piedi del Montello, tra la chiesa parrocchiale di San Silvestro e la scuola per l’infanzia, di fronte ad un altro terreno di proprietà comunale dove, nell’area a prato, è presente un piccolo parco giochi.

La spesa per progettare la demolizione sarà di 10.400 euro. L’argomento è entrato con tonalità diverse anche nella campagna elettorale in corso: Paolo Guizzo, sindaco ancora in carica, aveva già annunciato questo intervento di demolizione nel suo primo incontro pubblico, Sebastian Grosso e la Civica per Volpago rivendicano l’azione di spinta alla bonifica dell’eternit portata a termine in questi anni, Guerrino Silvestrini di Progetto Aperto suggerisce la destinazione degli edifici rimanenti a finalità utili e innovative, come una sala prove.


(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts