Alcuni aspetti dell’inaugurazione della nuova sede della biblioteca comunale di Volpago del Montello non hanno convinto la Civica per Volpago, gruppo di minoranza in consiglio comunale.
Per il consigliere comunale Sebastian Grosso, durante il suo discorso il sindaco Paolo Guizzo non ha citato alcune personalità, della politica passata o di altra corrente, che avrebbe dovuto ringraziare.
“L’idea di polo culturale in Ca’ Bressa – afferma Grosso – non è frutto di una visione del nostro sindaco Guizzo avvenuta nell’estate del 2016, ma fonda le sue radici molto prima. Negli anni ’80, durante la fase di stesura del primo piano regolatore di Volpago del Montello, l’amministrazione del sindaco De Marchi non voleva attribuire all’edificio alcun grado di protezione. Leggendo i verbali delle commissioni di urbanistica e dei consigli comunali del periodo è chiaro con quanta difficoltà l’opposizione sia riuscita a impedirne l’abbattimento, facendo attribuire all’immobile un grado di protezione per assicurarne la sua conservazione”.
Il consigliere comunale di minoranza ha ricordato che il sindaco Guizzo è stato assessore ai Lavori pubblici dal 1998 al 2001.
“In questi anni – continua -, durante i quali ci fu la stesura e approvazione del secondo Piano Regolatore comunale, Guizzo non ebbe evidentemente la visione di rendere un centro culturale Ca’ Bressa, ancora ritenuta impropriamente ‘ex convento dei Nonantolani’. Ebbe tre anni per promuoverne il suo recupero ma non fece nulla, e non si preoccupò del suo continuo degrado, quando bastava un piccolo intervento per salvare il tetto e soprattutto l’inestimabile soffitto a cassettoni decorati, poi negli anni andati completamente perduti”.
Nel suo intervento Grosso ha spiegato che, durante l’amministrazione del sindaco Perin, Ca’ Bressa venne inserita in un project financing. “Anni dal 2006 al 2011 – aggiunge -. Fortunatamente qualcuno cambiò l’accordo del project financing e finalmente decise di fare un’indagine storico – culturale dell’edificio: con caparbietà l’assessore ai Lavori pubblici, architetto Sergio Pastro, inizia una nuova fase di valorizzazione di Ca’ Bressa. Vari professionisti vennero consultati e collaborarono con studi e ricerche”.
“Negli anni – conclude – vennero elaborate e approvate successive fasi progettuali, fino al progetto esecutivo, approvato ad aprile 2011 e pronto per l’appalto. Ca’ Bressa era già stata destinata ad essere il nuovo centro civico e sede della biblioteca di Volpago del Montello. Durante la seconda amministrazione Toffoletto, il progetto rimane ‘nel cassetto’, i lavori non partono e non vengono eseguite opere che possano salvaguardare Ca’ Bressa dal suo progressivo degrado. Poi è arrivato, a giugno 2016, il sindaco Guizzo. Appena insediato apre ‘il cassetto’, trova il progetto pronto, ne cambia i progettisti, va in appalto e il 15 settembre 2016 aveva già l’impresa in cantiere”.
Pronta la riposta del primo cittadino, che ha voluto difendere il risultato che ritiene essere frutto dell’impegno della sua amministrazione.
“Ciò che è incomprensibile – commenta Guizzo -, da parte di chi dovrebbe avere a cuore l’interesse pubblico, è la polemica su un’opera che ha avuto il plauso e il riconoscimento generale. Per far questo l’opposizione ripercorre strumentalmente e in modo distorto gli ultimi 40 anni delle vicende volpaghesi relative all’immobile di Ca’ Bressa, completato e inaugurato ancora nel 2021. Riportando fatti e avvenimenti, probabilmente per sentito dire, senza aver fatto la minima verifica”.
Il sindaco ha evidenziato che con il “Piano Regolatore De Marchi”, approvato nel 1992, sono stati vincolati la quasi totalità degli edifici ricadenti nei centri storici e gli edifici di interesse storico-testimoniale ricadenti nelle zone agricole dell’intero territorio comunale.
“Quando ho finito il mandato da assessore nel 2001 – continua -, Ca’ Bressa godeva di ottima salute, non una goccia d’acqua entrava dal tetto perché annualmente Gianni Marinello, operaio del Comune di Volpago del Montello, provvedeva alla manutenzione della copertura. Purtroppo, nel 2002 Marinello è andato in pensione e da allora sono iniziati i guai per Ca’ Bressa. Sarebbe bastato pochissimo per conservare integro l’immobile, continuando con una normale manutenzione della copertura. Purtroppo, le amministrazioni che si sono succedute sino al 2016 hanno lasciato degradare l’immobile sino alle condizioni che ben conosciamo”.
Per il sindaco sarebbe bastata un’indagine seria per capire la presenza di affreschi al di sotto degli intonaci, ma nulla di tutto ciò sarebbe stato fatto, lasciando l’immobile alle intemperie e perdendo la quasi totalità dei soffitti decorati e gran parte degli affreschi che, con le infiltrazioni d’acqua, sono andati in rovina.
“Quando mi sono insediato a giugno 2016 – aggiunge -, ‘nel cassetto’ ho trovato un finanziamento regionale, concesso due mesi prima, che ha coperto poco meno del 70% del costo e un progetto insensato, che prevedeva di realizzare all’interno un rivestimento di tutti i muri esistenti con un nuovo muro che avrebbe eliminato definitivamente gli affreschi e la memoria storica dell’edificio. Nel corso dell’inaugurazione non ho parlato della biblioteca, bensì di una ‘visione complessiva’ che interessa tutto il complesso di Ca’ Bressa”.
Il sindaco ha parlato del barco, per il quale il Comune ha già il progetto per la realizzazione di una sala teatrale con un finanziamento che copre il 50% della spesa, della chiesa originaria (poi trasformata in residenza) facente parte del complesso, che il Comune ha acquistato e che andrà a restaurare per realizzare una ludoteca, e di tutta l’area verde adiacente ricevuta dall’ente in donazione e nella quale verrà realizzato il parco di Ca’ Bressa.
“Ho parlato di un progetto – conclude Guizzo -, che prevede la realizzazione di un vero e proprio polo culturale costituito da nuova biblioteca, sala teatrale, ludoteca, parco adiacente in collegamento diretto con la nuova scuola primaria, asilo nido, scuola dell’infanzia e secondaria. Quindi un complesso unico nel suo genere, almeno per il nostro territorio. Per quanto riguarda i meriti di quanto fatto, non sono esclusivamente miei, ma meriti dei miei assessori e consiglieri, meriti di questa amministrazione. E oltre a loro, devo ringraziare gli uffici comunali per l’impegno e la costanza con la quale ci hanno supportato”.
(Foto: per concessione di Luciano Pizzolato e Civica per Volpago).
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