Nel pomeriggio di ieri, sabato 25 marzo, si è tenuta la celebrazione della dedicazione del nuovo altare della chiesa parrocchiale di San Silvestro Papa a Selva del Montello.
Per questa occasione speciale, la Santa Messa è stata presieduta dal vescovo di Treviso, Monsignor Michele Tomasi, accompagnato dal parroco don Angelo Rossi e da altri sacerdoti dell’area montelliana.
Presenti anche il sindaco di Volpago del Montello, Paolo Guizzo, insieme agli assessori Giuliana Livotto, Manuela Bertuola, Monica Pedron e Daniel Venturin, alcuni consiglieri comunali, il consigliere regionale Marzio Favero, il presidente della casa di riposo di Selva del Montello, Andrea Brufatto, il direttore del Consorzio del Bosco Montello, Levis Martin, e lo scultore Carlo Balljana, che ha realizzato le decorazioni dell’ambone e i fregi collocati dentro le formelle della balaustra sottostante e in quelle della facciata del nuovo altare.
Un grande sostegno economico a questo progetto è stato dato da Carla Calcagnotto, consigliere comunale volpaghese e Cavaliere al Merito della Repubblica italiana.
La messa è stata animata dal coro parrocchiale e da un gruppo formato da una ventina di cantori di tutte le età, fondato da Sabina, Sara, Manuela e Stefano, che utilizza delle chitarre, un violino, un clarinetto, un basso, un flauto traverso e altri strumenti a percussione.
“Io vi voglio solo esortare ad una cosa – ha affermato il vescovo Tomasi -: amate Gesù e usate anche l’occasione di questo bellissimo altare per guardare in modo sempre stupito e affascinato a lui. La Chiesa si è sforzata nei secoli, e continua a farlo, ad usare l’ingegno, il cuore, l’arte e la capacità di creare cose nuove per fare belli questi spazi, che sono le nostre chiese, ma non per avere un museo in più”.
“Non lo ha fatto neanche per avere un bell’arredamento – conclude -, ma per aiutare la mente e il cuore e tutta la nostra esistenza a continuare a guardare a quello che succede sull’altare, a quelle parole, ai gesti, al pane, al vino e all’esperienza di Gesù che è in mezzo a noi. Lasciamo parlare la bellezza che è solo un riflesso di quella di Cristo. Nella nostra vita siamo chiamati ad onorare, almeno con la stessa bellezza di cui stiamo parlando, la carne di Cristo che incontriamo nei fratelli, nelle sorelle, nei poveri, negli emarginati, negli ‘scartati’, negli esclusi e in quelli che danno fastidio a questa nostra società”.
La realizzazione del nuovo altare della chiesa di Selva si inserisce all’interno di un percorso di adeguamento liturgico dello spazio celebrativo del presbiterio iniziato con la rimozione delle balaustre avvenuta nel 2010.
“Entrambi gli interventi – si legge in una nota di presentazione del nuovo altare – sono conseguenti all’esigenza di adeguare la chiesa di Selva alle indicazioni celebrative dettate dalla riforma liturgica avvenuta con il Concilio Ecumenico Vaticano II. La parrocchia ha ritenuto che sia giunta l’ora di dare una risposta, individuando una soluzione adeguata. Si è ritenuta percorribile la strada di disegnare l’altare partendo dal riutilizzo delle balaustre rimosse con il precedente intervento”.
“L’intento del progetto – continua la nota – è stato quello di introdurre una presenza forte ma non invadente, in cui l’altare nuovo assuma centralità nella celebrazione e unicità anche rispetto al preesistente, pur inserendosi armoniosamente nel contesto architettonico. I nuovi ‘inserti’ lapidei in pietra tenera bianca che compongono l’altare sono utilizzati come basamento, piano superiore e per ‘riempire i vuoti’ che nelle balaustre erano costituite da decorazioni in ferro battuto”.
“Il riutilizzo delle balaustre permette oltretutto di instaurare una correlazione tra l’altare e l’ambone – conclude – Nella parte posteriore, in basso, è prevista una nicchia per collocare le sante reliquie, chiusa con un inserto della stessa pietra. Il progetto è stato elaborato dall’architetto Mauro Gastaldo, originario di Selva del Montello. La lavorazione ad opera di Marmi Soligo di Casella d’Asolo”.
Nel territorio del Montello non mancano le iniziative: venerdì 24 marzo, per ribadire il no a tutte le guerre dopo un anno dai bombardamenti in Ucraina, si è svolta la marcia “A San Martino per la Pace” organizzata dall’amministrazione comunale, dalla Pastorale Volpaghese e dal Vicariato di Nervesa con la partecipazione dell’Istituto Comprensivo, di Kyrkos Teatro, di Studio OP e di Vita e Lavoro SCS – Comunità Alloggio Casa dei Giacinti.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it