Si è parlato (qui) del mestiere dell’addetto all’orlatura e della difficoltà per le aziende di trovare professionisti e professioniste che abbiano saputo, negli ultimi tempi, apprendere le basi di questo complesso lavoro manuale per poi metterle a disposizione di un’azienda del Montebellunese, dove questo settore è stato ed è ancora vitale per l’economia di zona.
Le motivazioni della graduale scomparsa di queste capacità è dovuta, secondo gli esperti del settore, alla “fuga all’estero” di qualche anno fa, ovvero alla delocalizzazione delle produzioni.
Per riuscire a descrivere l’orlatura, che si compone di una serie di piccole operazioni di massima precisione, è stata individuata un’azienda di Volpago che, con i suoi 140 dipendenti e una dirigenza giovane, è riuscita a conservare questo know how nel tempo. Come terzista per firme a livello internazionale, la Meet Italia porta così la sua testimonianza nel settore: “Il nostro approccio è stato credere sempre nel Made in Italy – spiega titolare Alessio Morellato, che porta avanti l’azienda dal 2010 con il fratello Nicola e anche grazie all’esperienza del padre Ugo – Tenere duro durante i periodi di crisi e, anche quando i clienti portavano le produzioni all’estero, ci siamo barcamenati per rimanere in Italia”.
In effetti, considerando l’area produttiva della Meet Italia non ci sono posti vuoti nelle lunghe linee di produzione, dove collaboratori giovani e meno giovani lavorano con coordinazione e ritmi serrati, producendo vari modelli dallo scarpone sportivo alle selle ciclistiche.
Tra i macchinari che uno scarpone incontra nella sua composizione, dal taglio all’orlatura, dalla termosaldatura fino alla chiusura finale, ce ne sono alcuni d’avanguardia, ma il segreto vincente dell’azienda rimane, a detta dei Morellato, la sensibilizzazione del personale.
“La chiave, oggi, è produrre articoli di ottima qualità nel minor tempo possibile. I costi sono molto più alti di un tempo, ma quello che riescono a fare i nostri dipendenti rappresenta il vero tesoro di quest’azienda – continua Morellato – Certo, è fondamentale l’innovazione tecnologica, ma l’inserimento di giovani, la formazione, l’apprendimento specifiche lavorazioni fanno la differenza. Non sono io che vado dal cliente, siamo tutti quanti a ruotare verso lo stesso obiettivo”.
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