La pandemia ha alterato inequivocabilmente gli equilibri all’interno di quelle che sono le maggiori istituzioni sociali, la famiglia e la scuola, entità che interagiscono nell’educazione delle generazioni future.
Nella ricerca di una “nuova alleanza” tra i genitori e il mondo della scuola, nell’aiutare genitori e insegnanti a gestire un mondo che è mutato, un ruolo determinante ha e avrà quella parte del sistema sanitario che da anni si occupa di queste problematiche e che nell’immediato futuro assumerà carattere di essenzialità.
Per questo motivo il Consiglio d’istituto dell’Istituto comprensivo di Volpago del Montello, presieduto da Andrea Toigo, ha voluto riunire attorno a un tavolo, per un primo confronto pubblico, i vari soggetti che devono gestire questo cambiamento.
Lo ha fatto organizzando un dibattito in diretta streaming, dagli studi di registrazione della Unlockers di Selva del Montello, a cui hanno partecipato anche il direttore dell’Uoc di psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Ulss2, il dottor Pasquale Borsellino, e il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Volpago del Montello, Saverio Madera. E’ possibile rivedere il dibattito attraverso questo link.
Durante la serata è stato possibile interagire con i relatori in una chat moderata dalle professoresse Favotto e Frassetto dell’istituto scolastico volpaghese.
“Tempo scuola & tempo famiglia”, il titolo del dibattito online, che nel corso della serata ha avuto oltre 500 contatti, patrocinato dal Coordinamento dei presidenti dei consigli d’istituto del Veneto.
“L’Ulss ha fatto tanto per fronteggiare l’emergenza – dice il dottor Pasquale Borsellino – , ora ci aspettiamo un’onda lunga che attraverserà tutto il territorio. I periodi di lock-down, un disturbo post-traumatico da stress che è dentro ognuno di noi porterà sicuramente una serie di conseguenze patologiche. Siamo pronti e stiamo programmando interventi di prevenzione perché dal punto di vista psicologico sicuramente ci saranno ripercussioni. Avremo sempre più persone con sintomi e patologie, persone che in tempi normali avrebbero trovato un loro equilibrio. Rafforzeremo tutti quei servizi che devono stare vicini ai bambini, agli insegnanti e agli adulti. Non c’è cura nei bambini e negli adolescenti, dal punto di vista psicologico, se non aiutiamo gli adulti, genitori e insegnanti, a gestire l’emergenza”.
Nelle famiglie, come sottolinea lo psicologo e psicoterapeuta Pasquale Borsellino, si è registrato un aumento del 25% dei casi di violenze: “Più aumenta la violenza tra le mura domestiche – dice – più i bambini sono sottoposti a stress e assistono a scene e situazioni di tensione”.
“Sono cambiati i rapporti tra la scuola e le famiglie – sottolinea il rappresentante dei genitori, Andrea Toigo -, da una parte ci siamo allontanati ma dall’altra ci ha reso più consapevoli dell’importanza dell’istituzione scuola, occorre creare nuove alleanze educative tra noi genitori e gli insegnanti per ritornare a una normalità che ormai sembra così lontana”.
Saverio Madera, dirigente scolastico, spiega come la scuola si sia dovuta prontamente adattare a un “tempo sospeso” che poteva cogliere tutti impreparati: “Si è innovata – afferma – dal punto di vista tecnologico. La ricerca dell’alleanza educativa risulta fondamentale e strategica verso un obiettivo comune, lo sviluppo della persona e il processo formativo delle bambine e dei bambini. La scuola è un luogo aperto ed essenziale per la società e sarà in futuro sempre più protagonista”.
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