Unione Europea e migrazione: nuovo patto tra gli Stati membri per un nuovo equilibrio tra responsabilità e solidarietà

Ieri, mercoledì 23 settembre, la Commissione europea ha proposto un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo che contempla tutti i diversi elementi necessari per un approccio europeo globale alla migrazione.

Stabilisce procedure migliori e più rapide durante tutto il sistema di asilo e migrazione, e garantisce un equilibrio tra i principi di equa ripartizione della responsabilità e solidarietà. Ciò è fondamentale per ripristinare la fiducia tra gli Stati membri e la fiducia nella capacità dell’Unione europea di gestire la migrazione.

La migrazione è una questione complessa, con molte sfaccettature che devono essere soppesate insieme: la sicurezza delle persone che cercano protezione internazionale o una vita migliore, le preoccupazioni dei paesi alle frontiere esterne dell’Ue, che temono che le pressioni migratorie vadano oltre le loro capacità e necessitano della solidarietà degli altri, e le preoccupazioni di altri Stati membri dell’Ue, i quali paventano che, in caso di mancato rispetto delle procedure alle frontiere esterne, i rispettivi sistemi nazionali di asilo, integrazione o rimpatrio non siano in grado di far fronte a eventuali grandi flussi.

Il sistema attuale non funziona più. Negli ultimi cinque anni l’Ue non è riuscita a porvi rimedio. L’Ue deve superare l’attuale situazione di stallo e all’altezza di questo compito. Con il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo la Commissione propone soluzioni europee comuni a quella che è una sfida europea. L’Ue deve abbandonare le soluzioni ad hoc e porre in essere un sistema di gestione della migrazione prevedibile e affidabile.

Dopo ampie consultazioni e una valutazione onesta e olistica della situazione, la Commissione propone di migliorare l’intero sistema. Questo significa cercare modi per migliorare la cooperazione con i paesi di origine e di transito e garantire procedure efficaci, un’integrazione efficace dei rifugiati e il rimpatrio di coloro che non hanno diritto di soggiornare nell’Ue. Nessuna soluzione individuale in materia di migrazione può soddisfare tutte le parti sotto tutti gli aspetti; lavorando insieme, invece, l’Ue può trovare una soluzione comune.

“Proponiamo oggi una soluzione europea per ripristinare la fiducia tra gli Stati membri e la fiducia dei cittadini nella nostra capacità, come Unione, di gestire la migrazione – ha detto ieri Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea -. L‘Ue ha già dimostrato in altri settori di poter adottare misure straordinarie per conciliare prospettive divergenti. Abbiamo creato un mercato interno complesso, una moneta comune e un piano di ripresa senza precedenti per ricostruire le nostre economie. È giunto il momento di affrontare la sfida di gestire la migrazione congiuntamente, con il giusto equilibrio tra solidarietà e responsabilità“.

Spetta ora al Parlamento europeo e al Consiglio esaminare e adottare l’intera legislazione necessaria per realizzare una vera politica comune in materia di asilo e migrazione.

Per ulteriori informazioni

link Nuovo patto sulla migrazione e l’asilo
link New Pact on Migration and Asylum (Nuovo patto sulla migrazione e l’asilo)
link Building on the progress made since 2016 – New Pact on Migration and Asylum (Muovendo dai progressi progressi compiuti dal 2016 — Nuovo patto sulla migrazione e l’asilo)
link Sito web della Commissione – Nuovo patto sulla migrazione e l’asilo
link Statistiche sulla migrazione verso l’Europa

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Commissione Europea).
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