02/07 – La Fondazione Famiglia Zago ha inaugurato “Collegio”

Con il taglio del nastro della targa con il logo che la rappresenta, da ieri sera la Fondazione famiglia Zago è una realtà. E da oggi l’ex monastero benedettino di San Pietro ad Asolo viene aperto al pubblico in occasione della “Festa della Fondazione fra arte contemporanea, sonorità e frammenti di memoria”, il primo degli appuntamenti del programma di attività culturali che il patròn del Gruppo Pro-Gest Bruno Zago, la moglie Anna Maria Gasparini e i figli BenedettaAlessandraValentina e Francesco intendono portare avanti con la Fondazione, nata all’inizio dell’anno con l’obiettivo filantropico di operare nella valorizzazione e produzione delle arti, oltre che nel settore della salute, attraverso la collaborazione con strutture sanitarie e soggetti del terzo settore.

“È l’inizio di un percorso che voglio intraprendere con la mia famiglia. Fra arte e cultura, qui all’ex monastero di Asolo. Saremo operativi anche nella salute pubblica, nelle sedi che si riveleranno appropriate”, ha dichiarato Bruno Zago in apertura dell’evento privato che ha visto la presenza di un centinaio di persone fra famigliari, dipendenti, imprenditori e amici, dando il via alla rassegna che proseguirà fino all’11 settembre e che darà la possibilità ai visitatori di cogliere l’occasione preziosa per vivere in modo originale e profondo gli spazi dell’ex monastero, già di proprietà della famiglia. Un luogo incantevole per bellezza e storia: grazie alla collaborazione di Italia Nostra Asolo, il programma della rassegna prevede visite guidate a questa perla dell’Alta Marca.

“La Fondazione Famiglia Zago ha colto la proposta di portare ad Asolo il contemporaneo, in un’unione trasversale di arte, musica, fotografia, storia, botanica e architettura, aprendo le porte all’ospitalità e portando a conoscenza degli asolani un luogo di bellezza”, ha dichiarato il direttore artistico della rassegna, Mauro Perosin, sottolineando come da ieri l’ex monastero benedettino di San Pietro sia stato rinominato “Collegio”, per il nuovo ruolo voluto dalla Fondazione di “casa per l’arte”, luogo nel quale gli artisti possono soggiornare e creare.

La rassegna artistica – che è allestita da Gabriele Toneguzzi e che gode del patrocinio della Regione del Veneto, del Comune di Asolo e di Italia Nostra Asolo – presenta tre sezioni: la mostra personale dell’artista visiva argentina Marcela Cernadas “Soffio”; la mostra fotografica “Concentrica” di Alessandra Bello; e “Note di storia”, che, affidata al ricercatore Gabriele Farronato, con il contributo di Emmanuele Petrin, ricostruisce le vicende del monastero in rapporto ad Asolo; la sezione storica è arricchita dal video del regista Massimiliano De Domeneghi, dall’interpretazione dall’attrice Linda Canciani e dalle musiche di Riccardo Romano.

La mostra personale di Marcela Cernadas sarà ospitata nella ex chiesa di S. Luigi fino al 1° settembre: attiva nella scena internazionale, Cernadas sarà la prima artista ospite della Fondazione grazie al progetto sperimentale di residenza “in Collegio”. La poetica dello spazio di cui è invece intrisa l’opera di Alessandra Bello ha portato la fotografa a lavorare sul concetto del dentro-fuori e sulla relazione emotiva e psicologica tra gli spazi interni del “Collegio” e Asolo. Il chiostro, cuore pulsante dell’ex monastero, farà da sfondo a performance di musica elettronica, ad audizioni sonore e approfondimenti di comune interesse. In altri spazi della Fondazione si dipanerà un racconto per immagini, suoni e racconti in omaggio alla storia del luogo, trasformando la visita in un’esperienza coinvolgente.

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