Il prossimo appuntamento di Incontri Asolani, festival internazionale di musica da camera in programma fino al 16 settembre con la direzione artistica di Federico Pupo, è venerdì 9 settembre. Il concerto, interamente dedicato a Johannes Brahms e intitolato Un valzer d’amore, invita all’ascolto di un particolare capitolo del repertorio del compositore amburghese: i Liebeslieder Walzer, cicli di lieder per quattro voci e pianoforte a quattro mani.
La serata riunisce sul palco asolano un cast di grandi artisti che vede alle voci Maria Smirnova, soprano, Nutsa Zakaidze, contralto, Alessandro Fiocchetti, tenore e Daviti Tkhelidze, basso – solisti dell’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, mentre la parte strumentale è affidata ai celebri pianisti Michele Campanella e Monica Leone.
Il programma comprende l’esecuzione dei due cicli dei Liebeslieder Walzer, raccolte nate dalla ricerca di evasione e dalla gioia del fare musica, realizzate attraverso una singolare serie di mirabili miniature nel tipico spirito della “musica da salotto”, Hausmusik. I brani contengono testi con canti d’amore di diversi paesi, tra i quali molti orientali, adattati e tradotti dal filosofo Georg Friedrich Daumer nella sua serie di poesie Polydora.
Il concerto immerge subito in un mondo intriso di storie con i Neue Liebesliederwalzer, per 4 voci e pianoforte a 4 mani, op. 65, seconda raccolta scritta tra il 1869 e il 1874. Le canzoni dalla n. 1 alla n. 14 hanno un testo tradotto e compilato da Daumer mentre quello della quindicesima fu scritto da Johann Wolfgang von Goethe, con versi che parlano di arte e del suo valore consolatorio per l’animo umano. Questi brani furono composti dopo il successo delle 18 canzoni della prima raccolta, i Liebesleiderwalzer, per 4 voci e pianoforte a 4 mani, op.52, scritta nel 1868 sei anni dopo il trasferimento di Brahms a Vienna. Tutti i brani sono intesi come un omaggio al valzer, la danza della buona società viennese, e al laendler, suo antenato popolaresco.
Nella scaletta del concerto trovano spazio, tra le due antologie, anche i 16 valzer op. 39 per 4 mani, di qualche anno antecedenti alla scrittura dei Liebeslieder ma con simile spirito compositivo di alto intrattenimento.
Nella varietà di immagini e di soluzioni musicali, il concerto consente di riscoprire delle gemme di non frequentissima esecuzione; un mosaico di suoni, sensazioni e innumerevoli suggestioni pronte a levarsi tra il fascino delle antiche mura della Chiesa di San Gottardo.
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