Una stagione di politiche industriali di stampo riformista, capace di mettere la persona al centro della contrattazione e di legare le relazioni industriali del settore metalmeccanico alle enormi trasformazioni, dagli anni Novanta, della fabbrica e della cultura del lavoro. A ripercorrerla è il librodi Fabio StorchiLa passione per il «rinnovamento». I miei anni in Federmeccanica (Marsilio Editori), scritto in collaborazione con Daniele Marini Università di Padova e Domenico Gribaudi. La premessa è di Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria.
Il volume sarà presentato martedì 13 dicembre, alle ore 17.30 alla Biblioteca d’Impresa di Assindustria Venetocentro a Palazzo Giacomelli a Treviso (Piazza Garibaldi, 13), nell’ambito del programma di “Capitale della Cultura d’Impresa 2022”.
L’incontro sarà introdotto da Alberto Zanatta Presidente Vicario di Assindustria Venetocentro per le Relazioni Sindacali. L’autore del libro Fabio Storchi, imprenditore, Past President di Federmeccanica e Presidente Vimi Fasteners S.p.A., dialogherà con Marco Bentivogli Coordinatore Base Italia, già Segretario Generale FIM CISL, Maurizio Sacconi Presidente Associazione Amici di Marco Biagi. Conduce la Giornalista Katy Mandurino.
Fabbrica, lavoro, partecipazione, negoziazione, democrazia, leadership: sono questi i valori del volume, che cerca di comprendere e interpretare il Contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici sottoscritto nel 2016, oltre che dall’autore, da Marco Bentivogli, Stefano Franchi, Maurizio Landini e Rocco Palombella. Un contratto che ha aperto una nuova stagione, lasciandosi alle spalle il Novecento e avviando le relazioni industriali del terzo millennio.
«Quel contratto – scrive nella premessa Carlo Bonomi – disegnava una retribuzione complessiva imperniata sulla produttività, da una parte, ma insieme ad altri due pilastri: quello del welfare aziendale e quello della formazione, come diritto soggettivo permanente dei lavoratori […] anticipava l’industria 4.0 e dunque la necessità di un mansionario dei lavoratori che scavalcasse di un balzo le vecchie qualifiche fordiste, e che infine e soprattutto abbracciasse in pieno l’idea della fabbrica come motore centrale della coesione sociale nei territori e come fonte permanente di qualificazione sempre più avanzata dei lavoratori. Consapevolezza, passione, capacità di assumere decisioni e rischi, leadership e un contratto fortemente innovativo nel loro insieme, rappresentano il punto di forza di un grande sistema industriale in divenire, come quello metalmeccanico. Sono […] l’ulteriore testimonianza di un profondo rinnovamento dei corpi intermedi, che devono continuare a percorrere in ogni grande crisi italiana ed internazionale, un cammino condiviso che ponga al centro due scelte non più negoziabili: la centralità della persona e l’impresa come bene comune».
Fabio Storchi. Cavaliere del lavoro, è stato tra i fondatori di Comer Industries S.p.A., che ha guidato per cinque decenni per poi dedicarsi alla crescita di Vimi Fasteners S.p.A., di cui è Presidente. È Presidente e AD di Finregg S.p.A., la holding di famiglia, che detiene partecipazioni nei settori meccanico, finanziario e immobiliare. Ha occupato posizioni apicali nel sistema Confindustria. Dal 2013 al 2017 è stato chiamato alla guida di Federmeccanica per la quale, nel 2016, ha sottoscritto un innovativo Contratto collettivo nazionale di lavoro.
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