13/04 – Rassegna Echi di Fiabe – C’era due volte il Barone Lamberto, appuntamento domenica al Teatro Binotto di Montebelluna

Colui il cui nome è sempre pronunciato resta in vita ed è così che il Barone Lamberto, nella novella di Gianni Rodari, farà ripete in continuazione a sei servitori il suo nome per assicurarsi vita eterna. C’era due volte il barone Lamberto è una storia per riflettere in maniera divertente e leggera sul tema dell’egoismo e dell’avidità umana, Fondazione Aida la presenterà in forma scenica domenica 16 aprile alle 17.30 al Teatro Binotto di Villa Correr Pisani di Montebelluna per Echi di fiabe, rassegna organizzata in collaborazione con il Comune.

Lo spettacolo è una riproposizione dell’omonima novella di Rodari e vede in scena il Maggiordomo del Barone, Anselmo – interpretato da Pino Costalunga – e  Silvia Bonanni, nota e apprezzata illustratrice, che con l’aiuto di fogli colorati, scatole e alcune telecamere che riprendono il lavoro creativo in diretta dell’illustratrice da forma ai personaggi, ai luoghi e agli oggetti ricostruendo in maniera molto fantasiosa la strana vicenda del Vecchio Barone che viveva nell’Isola di San Giulio, sul Lago d’Orta.

Servendosi delle “creature” di carta – pupazzi e figure animate – inventate appositamente da Silvia Bonanni, Pino Costalunga racconta la divertente storia del Barone Lamberto che paga ben sei servitori per ripetere in continuazione il suo nome, modo per garantirsi vita eterna, per poi diventare vittima del malvagio nipote che ambisce alla sua ricchezza e che tenta di eliminare a uno a uno tutti i servitori al soldo del Barone.

Silvia Bonanni è una nota illustratrice che ha portato all’estero moltissimi dei suoi lavori e pubblicato molti libri per l’infanzia. Esperta della tecnica del collage, abile costruttrice di “pupazzi” e semplici figure ha anche realizzato le illustrazioni di una ri-edizione di “Per fare un tavolo” di Gianni Rodari. Pino Costalunga, attore, regista ed esperto di letteratura per l’infanzia, membro di Leggereperleggere, con le parole sue e di Rodari dà vita alle costruzioni ed illustrazioni dallo stile inconfondibile di Bonanni, coinvolgendo in continuazione i bambini presenti che si ritroveranno a ricostruire anche loro la storia assieme ai due protagonisti. 

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