Il 3 novembre scorso, un’atmosfera straordinaria ha avvolto l’Abbazia di Santa Maria di Follina per l’esecuzione della monumentale Passione secondo Matteo BWV 244 di J.S. Bach; di raro ascolto dal vivo, quest’opera rappresenta il culmine assoluto della cultura musicale cristiana e della tradizione barocca. L’evento è stato accolto con grande successo di pubblico ed è stato possibile grazie all’Associazione Mousikè ed il suo Progetto Bach, giunto alla XXIV edizione, con il patrocinio del Comune di Follina e la fattiva collaborazione della Congregazione dei Servi di Maria, responsabile della gestione di questo pregiato sito.
Un’esperienza unica, arricchita dalla presenza di sottotitoli proiettati, che hanno guidato il pubblico nella comprensione della complessità narrativa del capolavoro bachiano. La scelta di rappresentare quest’opera nel mese di novembre, quando si commemora i defunti, ha conferito al concerto un ulteriore significato spirituale.
Il palcoscenico ha visto come protagonisti l’ensemble Il Teatro Armonico, diretto dalla talentuosa Margherita Dalla Vecchia. Questo prestigioso gruppo, composto da 50 musicisti di fama internazionale praticamente tutti solisti, per le Arie ed i ruoli di Soliloquentes, divisi in due compagini corali e due orchestre barocche, affiancavano il tenore Marcus Elsässer, nel ruolo dell’Evangelista, ed il basso Johannes Wedeking, nel ruolo di Christus. L’Ensemble Scivias diretto da Milli Fullin ha completato l’organico per la terza compagine corale, i Soprani in Ripieno, amalgamandosi perfettamente per l’esecuzione del primo grande coro e per il coro che conclude la prima parte di questo capolavoro.
La Passione secondo Matteo, basata sui capitoli 26 e 27 dell’evangelista Matteo, si distingue per la sua narrazione drammatica, amplificata dal lavoro del poeta e librettista Picander. I 14 recitativi e arie scritti in uno stile moderno sono sapientemente intrecciati con i corali di Bach, in un dialogo musicale che esalta la potenza emotiva del testo sacro.
Bach, in virtù della sua straordinaria abilità compositiva, ha saputo fondere il linguaggio operistico con le strutture del suo oratorio, producendo un’opera di grande intensità drammatica e poetica. La scrittura musicale, ricca di affetti e sfumature semantiche, ha reso la Passione un’esperienza visiva e uditiva che ha catturato il pubblico presente.
Il progetto è stato ideato da Margherita Dalla Vecchia, musicista di fama, specializzata nel repertorio barocco, in collaborazione con il compianto maestro Michael Radulescu. Questo ensemble si è contraddistinto negli anni per la sua capacità di interpretare le opere di Bach su strumenti fedeli agli originali, attirando attori e musicisti di fama mondiale, con centinaia di artisti che hanno partecipato a queste significative produzioni nel corso degli anni.
Margherita Dalla Vecchia, non solo organista e cembalista di talento, ma anche insegnante di organo e canto gregoriano al Conservatorio di Verona, ha saputo unire la sua passione per le forme dell’oratorio e dell’opera sviluppando un’intensa attività culturale con l’Associazione Mousikè. Dopo aver approfondito l’opera omnia di Bach a Cremona, la Dalla Vecchia ha portato avanti questo progetto in diverse città italiane.
La risposta del pubblico all’evento di Follina è stata entusiastica e testimonia l’interesse e l’affetto del pubblico per la musica sacra e l’opera di Bach. Una prova del potere evocativo di questi capolavori, che rimarrà impressa nel cuore di tutti i partecipanti. L’ingresso libero ha rappresentato un ulteriore incentivo a partecipare a questa celebrazione della musica e della spiritualità.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Milli Fullin)
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