15/05 – Tablet, wifi e sensori, relazioni e passioni: Il Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto e di Ponte della Priula rispondono alla pandemia

Le relazioni sono il centro di tutto per le persone con disabilità del Piccolo Rifugio: nulla le fa stare bene nel corpo e nell’anima quanto il tempo passato, e le chiacchierate, con amici e amiche, con volontarie e volontari, con famigliari.

Il Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto e quello di Ponte della Priula hanno risposto al blocco Covid con il progetto “Più rete perché non si squarci la nostra Rete”, realizzato grazie a fondi dell’8 per 1000 alla Chiesa arrivati alla Fondazione Piccolo Rifugio grazie alla Diocesi di Vittorio Veneto, e, soprattutto, grazie alla scelte di tanti nella dichiarazione dei redditi.

Il progetto inizia con l’acquisto di nuovi tablet e computer, e allestendo nei due Piccoli Rifugi le connessioni wifi.

Così, nei lunghi mesi costretti in casa per proteggere sé e gli altri dal Covid, donne e uomini del Piccolo Rifugio di Ponte della Priula hanno potuto videochiamare o scambiare messaggi WhatsApp con i famigliari e i Volontari X Shelter, tenendo viva la gioia delle relazioni.

Chi, per la sua disabilità motoria, non ha dita così precise da toccare le icone o le lettere sullo schermo, potrà usare comunque i tablet grazie a sensori su misura.

C’è poi un’altra fragilità di cui prendersi cura: via tablet alcuni ospiti del Piccolo Rifugio hanno dialogato con il proprio psicoterapeuta, quando non era possibile incontrarlo di persona.

Coi tablet gli ospiti del Piccolo Rifugio di Ponte della Priula si dedicano a giochi cognitivi, perallenare concentrazione e memoria.

Alla generosità dell’ l’8 per 1000 si è aggiunta altra generosità degli amici del Piccolo Rifugio: il Rotaract Conegliano Vittorio Veneto ha donato al Piccolo Rifugio un videoproiettore, l’Avis di Vittorio Veneto dei tablet.

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