Tre casi studio, strettamente legati all’attività di Coldiretti, saranno al centro della lezione in programma oggi, venerdì 26 maggio, al corso di formazione promosso dall’Associazione Alumni in collaborazione con il “Cantiere delle donne”, il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Padova e l’ente camerale padovano. In cattedra il direttore regionale Marina Montedoro che dalle ore 16.30 fino alle 18.30 in Aula N del Palazzo Wollemborg in Via del Santo 26 si confronterà con gli iscritti al corso di formazione su “”Ri-appassioniamoci alla politica.
A scuola di leadership per un buon governo delle istituzioni”. Gli esempi portati sono orientati a raccontare cosa significa per un’organizzazione come Coldiretti aver raggiunto un alto livello di reputazione e saper fare “comunicazione ed azione” da corpo intermedio con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i policy maker su tematiche che incidono non solo sugli agricoltori, ma sulla vita stessa dei cittadini. Sono state le battaglie che dal 2000 hanno orientato l’azione di Coldiretti a fare del Made in ITALY e del prodotto km0 gli elementi distintivi di un’agricoltura rurale e tradizionale a cui finalmente oggi viene riconosciuto l’indiscusso ruolo di traino del Paese. Un’azione che ha ottenuto la condivisione dei consumatori, dei cittadini e della politica.
“Tutto questo è il risultato di un percorso, lungo e complicato che ha richiesto fatica e coraggio – conclude Marina Montedoro – e che per Coldiretti è il frutto di una visione di lungo periodo che piano piano è diventata pensiero comune, si pensi solo alla vendita diretta e al km0. Una visione che arriva da lontano, dalla sua fondazione e dalle rivoluzioni che ne hanno segnato la stori e che hanno cambiato, non solo, il modo di fare agricoltura, ma anche il rapporto con la società ed il linguaggio stesso con oggi l’agricoltura parla di sè e si rivolge ai cittadini”.
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