28/06 – A Mariech la cerimonia commemorativa per i 126 caduti della brigata Mazzini

Domenica 26 alle ore 10.30 cerimonia di ricordo dei 126 caduti della brigata garibaldina “G. Mazzini” presso il monumento commemorativo posto a Mariech.

Organizzazione: sezione dell’Anpi del Quartier del Piave –Vallata e Valdobbiadene. Presenti : le amministrazioni comunali di Valdobbiadene con il sindaco Luciano Fregonese e il delegato del sindaco di Segusino, Diego Longo.Per l’Anpi erano presenti : il presidente provinciale Giuliano Varnier( il quale, per ragione di salute, non è riuscito a salire fino al cippo), Rappresentanze delle sezioni di Belluno, Mel, S. Vendemiano, Montebelluna.
Erano presenti vari cittadini.

Il sindaco Fregonese ha ricordato che essere presenti alla cerimonia è importante e che rendere omaggio a queste persone che hanno dato la vita per la libertà e per una società che, grazie a loro, ha permesso a noi di avere diritti e benessere. Si associa a quanto detto dal sindaco di Valdobbiadene anche il rappresentante di Segusino che porta ai presenti il saluto della sua amministrazione.

Antonella Lorenzoni ha ricordato il sacrificio e la determinazione di chi ha dato la vita per la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e fatto crollare l’oppressivo e liberticida regime fascista. Ha fatto presente come l’Anpi operi per salvaguardare i principi della Costituzione e per raggiungere gli obiettivi civili, sociali, economici e ambientali in essa precisati.

La Lotta di Liberazione si concluse con la scrittura di una nuova Costituzione, che ha fissato come fondamentali i principi di libertà, democrazia, uguaglianza e pace con la specifica affermazione della contrarietà alla guerra come sistema per risolvere le controversie internazionali.

Ha ricordato come l’Anpi nazionale, fin dall’inizio della guerra, abbia espresso il sostegno al popolo Ucraino e riconosciuta la Russia come aggressore. Il messaggio dell’Anpi, però, è di stimolazione della politica nazionale e internazionale affinchè prevalga la volontà di cercare una soluzione diplomatica piuttosto che affidarsi alle armi.

Miro Graziotin, del direttivo dell’Anpi organizzatore, ha letto, uno a uno, tutti i 126 nomi dei caduti per mano nazifascista ricordati nel cippo dedicato alla brigata garibaldina “G. Mazzini “, ringraziandoli per il loro sacrificio che deve rimanere perennemente nella memoria delle presenti e delle future generazioni e trasferirsi nelle loro azioni umane e civili.

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