28/06 – Il Pd di Vittorio Veneto intitola la propria sede a David Sassoli: sabato 2 luglio la cerimonia

“Il Circolo del Partito Democratico di Vittorio Veneto rende onore alla figura di David Sassoli intitolandogli la propria sede e dando appuntamento a tutta la cittadinanza in via Brandolini 122 sabato 2 luglio alle 17.30 per un incontro che sarà anche un momento di festa. Saranno presenti membri del PD, tra cui Alessandra Moretti, europarlamentare, e Mariarosa Barazza, neo eletta sindaco di Cappella Maggiore. Sono stati invitati anche i membri dell’attuale amministrazione comunale per praticare in modo concreto l’avvicinamento e il dialogo tra partiti anche di posizioni diverse”. Lo annuncia in una nota il segretario del circolo Dem vittoriese Fabio Braido.

Giornalista, conduttore, vice-direttore del TG1, Sassoli era entrato in politica come europarlamentare del Partito Democratico nel 2009. Una vita spesa tra due grandi passioni, il giornalismo e la politica, entrambe affrontate con una visione democratica ed europeista. Nel 2019, al culmine della sua carriera politica nelle istituzioni dell’UE era stato eletto alla guida dell’Assemblea di Strasburgo, di cui era stato eletto vicepresidente nel 2014. Anche gli avversari politici riconoscono che con Sassoli si è perso un grande presidente del Parlamento Europeo. Una personalità che si inserisce nel solco della tradizione europeista italiana.

“David Sassoli – spiega Braido – è stato scelto dal Circolo del Partito Democratico in quanto simbolo di una politica moderata ma allo stesso tempo concreta e fatta di battaglie in Europa, come l’impegno per i diritti in Russia ed il caso Navalny per cui era finito nella lista nera di Mosca. Vicenda che, vista con gli occhi di chi sta vivendo oggi la tragedia della guerra in Ucraina ad opera del regime di Putin, rappresenta un fortissimo monito a tenere alto il livello della democrazia, del dialogo tra i popoli e delle libertà individuali. Il secondo motivo dell’intitolazione a Sassoli risiede nel fatto che è considerato un “nativo democratico”, cioè proiettato su temi del presente e del futuro, come il rispetto di principi dello stato di diritto messi in discussione da alcuni paesi dell’Unione Europea e il risollevamento delle economie travolte dall’emergenza sanitaria Covid 19. E ancora più semplicemente, David Sassoli era una persona per bene, gentile e pacata ma era anche molto determinato. La dimostrazione vivente che si può fare politica e ottenere risultati concreti per i cittadini senza urlare e battere i pugni sul tavolo. Comportamenti che magari producono consenso a breve, ma non risolvono alcun problema”.

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