È il dispositivo di una delibera approvata all’unanimità dalla Giunta Comunale di Asolo, riguardante la questione della “Ribellione delle donne iraniane e repressione posta in essere da parte della ‘Repubblica Islamica dell’Iran'”. Il documento della Giunta asolana trae spunto dal movimento di protesta divampato in Iran e nel resto del mondo per la morte di Mahsa Amini.
“Seppure le cause del decesso non siano chiare – afferma la delibera -, appare invece chiara
e inaccettabile la ragione dell’arresto, espressione di un regime che non tollera alcuna
deviazione dalle regole imposte di stretta osservanza confessionale e che fonda le proprie
radici in una concezione che vede la donna relegata in un ruolo subalterno, privata dei più
elementari diritti.”
“Da Tabriz a Sanandaj, da Teheran a Meshhad – sottolinea l’atto di Giunta -, si leva il grido di
rivolta delle donne iraniane, voce ed avanguardia della necessità di cambiamento dell’impellenza dei diritti, dell’obbligo etico all’inviolabilità della dignità umana.”
“La Giunta Comunale di Asolo – dispone la delibera – si unisce, pertanto, alle voci di protesta per amplificarne, simbolicamente, la forza e per dichiarare ogni contrarietà a tutte le forme di repressione, e sostegno per la difesa della libertà di parola, di costume, di religione, la libertà di ogni essere umano di esprimere la propria individualità e per condannare con forza ogni azione tesa a reprimere l’espressione del proprio sentire.”
“Siamo di fronte a una protesta – dichiara il Sindaco di Asolo Mauro Migliorini – in cui ciò che si impone è la rabbia diffusa, quella di donne e uomini, giovani e meno giovani, che ha in questo momento la forza di portare a galla qualcosa che per troppo tempo è rimasto soffocato: i diritti delle donne che sono prima di tutto diritti umani. Nella speranza che questo massacro, fisico e morale, finisca al più presto, ci schieriamo dalla parte di queste donne nella difesa dei loro diritti. Non potrebbe essere altrimenti per Asolo, città delle donne, città dell’accoglienza”.
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