30/05 – Il presidente di Ice Matteo Zoppas interviene all’assemblea del gruppo vinicolo di Confindustria Veneto Est

“ICE, l’Agenzia per il commercio estero – opera al fianco di tutte le imprese per fornirgli gli strumenti più adeguati allo sviluppo del proprio business all’estero. Far conoscere il ruolo dell’Agenzia e i vantaggi che ne possono derivare per i nostri produttori è il senso del mio intervento qui oggi. Oltre alle collettive fieristiche, nelle quali è possibile usufruire degli stand con servizio ICE, ci occupiamo di tutto ciò che gravita intorno a quei progetti atti ad avvicinare la domanda all’offerta, come, per esempio, l’incoming di operatori, eventi b2b per il business matching e molti altri. Un’attività strutturata quella di ICE che vuole essere cucita su misura delle imprese e che può scaturire dal confronto diretto, per esempio, con i consorzi, le associazioni e le istituzioni che vi rappresentano”.

Così ha affermato il presidente di ICE, Matteo Zoppas, intervenuto questa mattina all’assemblea del Gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est che si è tenuta a Palazzo Giacomelli.

“Il consiglio, dunque, è di prendere contatto con il direttore Ice a Roma, dove operano oltre 34 persone che si occupano del comparto agroalimentare, oltre alle 79 strutture residenti presso i nostri uffici esteri che hanno il compito di analizzare i mercati, identificare gli operatori e agevolare il contatto commerciale e istituzionale con gli imprenditori italiani. 

Il trend importante dell’export del vino Veneto che ammonta a 3 miliardi, vede ancora la locomotiva del Prosecco realizzare numeri significativi ed ancora in crescita con un + 21,7 % sul 2021 e un + 51,5 % sul 2019. Un trend confermato anche tra gennaio e febbraio del 2023, periodo in cui le esportazioni di prosecco sono cresciute del 4,4% rispetto al 2022. Cresce anche l’export del vino italiano che nel 2022 vale intorno a 7,8 miliardi, in crescita del 9,4% rispetto al 2021.

“Ciò che interessa maggiormente agli operatori esteri – ha chiuso Zoppas – in linea con i nuovi criteri di sostenibilità è il prodotto biologico con uno spostamento verso l’alto di gamma, quindi premium price. Una scelta oculata è poi quella di far crescere e affermare il proprio brand prima nel settore dell’Horeca, che sta andando molto bene, prima di raggiungere la GDO dove c’è una forte competizione sul prezzo”.

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