Le imprese del commercio di beni non essenziali stanno uscendo dal lockdown più lungo d’Europa, sono allo stremo, molti negozi hanno magazzini con somme ingenti di merce ferma e costi insostenibili.
“Il prodotto del Comune di Treviso lanciato come “Treviso Fund” per dare liquidità alle imprese, grazie alla garanzia di Fidimpresa – afferma Renzo Ghedin, presidente del mandamento Ascom di Treviso – compensa le carenze del Governo e crea un volano economico fondamentale per la ripartenza. Il buon funzionamento del Sistema dei Confidi della Provincia di Treviso e del Veneto, in tutte le crisi, anche quelle precedenti, ha sempre dimostrato di avere un grande ruolo nelle ripartenze. E’ un soggetto intermediario che agevola l’accesso al credito, aumentando le garanzie e mettendo l’impresa nella condizione di avere l’ossigeno necessario, ovvero la liquidità essenziale per ripartire”.
“Ciò non toglie – conclude Ghedin – che la ripartenza, perché diventi nuovo sviluppo, non può prescindere da aiuti governativi ed indennizzi a fondo perduto per chi ha dovuto chiudere. Non può e non deve basarsi sui debiti. Le imprese hanno dimostrato di essere responsabili, il Comune e vari enti locali anche, ora lo dimostri lo Stato. L’emergenza sanitaria non può trasformarsi in emergenza economica”.
La linea di credito Treviso Fund di 35 mila euro va ad aggiungersi agli altri accordi bancari, sempre garantiti da Fidimpresa per commercio e turismo, con coperture, importi e durata variabili, ma sempre finalizzati a velocizzare i tempi, snellire al massimo la burocrazia e ridurre al minimo le documentazioni da presentare da parte del singolo commerciante.
(Fonte: Ascom Confcommercio).
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