Giovedì al Collegio Vescovile Pio X era presente Jan Bertil Lundström Riedi, di 13 anni, cittadino italo-svedese nato nel nord della Svezia residente a Treviso in occasione del Consiglio comunale del capoluogo (nella foto è con il sindaco Mario Conte).
Il giovane parla correttamente tre lingue: svedese, italiano e inglese, studia anche tedesco. Divide la sua vita con la famiglia tra l’Italia e la Svezia e da settembre frequenta la prima superiore al Pio X International.
“Per gli esami di terza media, che ha svolto lo scorso giugno, di fronte all’indicazione della scuola di progettare un “compito autentico”, un lavoro che potesse cioè calarsi nella realtà risultando efficace e autentico, ha scelto di approfondire uno dei temi fondamentali dell’Agenda ONU 2030. Quello del divario di genere, in inglese Gender Gap, analizzando i temi connessi alla disparità di retribuzione nel mondo del lavoro. Il superamento del divario di genere nel lavoro è tra gli obiettivi dell’Unione Europea sempre per il 2030” affermano dall’istituto trevigiano.
“Un giovane attento a quanto succede nel mondo e nella nostra società – proseguono -. La scelta di Jan non è stata casuale: il quinto, ambizioso, obiettivo dell’Agenda 2030 è proprio il raggiungimento dell’uguaglianza di genere, tema cardine anche del nostro Festival Treviso città per le donne, la cui prima edizione svoltasi quest’anno – com’è noto – ha registrato uno straordinario successo”.
Jan ha realizzato un libretto, il famoso compito autentico, che potesse raggiungere i suoi coetanei, entrando nelle scuole, essere di stimolo all’apertura di un dibattito nelle classi oggi frequentate da ragazzi e ragazze provenienti da diversi Paesi e culture, provando così a stimolare una maggiore attenzione anche nei giovanissimi.
(Fonte e foto: Collegio Vescovile Pio X).
#Qdpnews.it