A partire dalla seconda metà del Novecento, alcune controversie riguardanti gli aspetti socio-ambientali delle attività economiche hanno portato a un’evoluzione nelle necessità degli stakeholder di disporre delle comunicazioni aziendali dotate di un determinato livello di trasparenza e di una certa qualità di informazioni riguardanti una serie di aspetti non strettamente rientranti nelle logiche economico-finanziarie, ma basati su prospettive al di là del semplice ritorno economico. Nello specifico, le incertezze e le complessità legate a un alquanto accelerato sviluppo economico hanno portato gli stakeholder, e in particolare gli investitori, a maturare l’esigenza di conoscere gli impatti creati dalla operatività aziendale nella sfera socio-ambientale nella stessa maniera in cui apprendono delle performance economico-finanziarie.
La linea evolutiva ha offerto nel corso del tempo differenti strumenti, modellati per dare le informazioni più accurate possibili ai portatori di interessi nei confronti delle imprese e soddisfare le loro esigenze conoscitive. Un progetto che potrebbe rappresentare un importante passo nello sviluppo della comunicazione aziendale, ma anche nell’evoluzione dei tradizionali sistemi contabili, è denominato “Import-Weighted Accounts Project”
L’Impact-Weighted Accounts Project viene avviato nel 2019 da alcuni professori della Harvard Business School con l’obiettivo di rivoluzionare i processi decisionali sia aziendali sia degli stakeholder, basandosi sul concetto di “impatto”. Ogni impresa produce degli impatti, definiti quali cambiamenti negli outcome positivi o negativi per le persone o il pianeta, perciò secondo gli studiosi del progetto l’impatto dovrà essere elevato a uno degli elementi core del sistema economico, alla stregua del rischio e del ritorno economico. La mission principale del progetto consiste nella creazione degli “Impact-Weighted Accounts” (IWA), ovvero degli indicatori e dei conti finanziari del bilancio d’esercizio in grado di riflettere la performance finanziaria, sociale e ambientale delle aziende, ovvero di rendere misurabile l’impatto che le aziende producono sugli elementi esterni al loro diretto dominio.
L’iniziativa prevede la ricerca dell’adeguato metodo di misurazione dell’impatto aziendale, il quale permetterà agli investitori e ai manager di intraprendere il loro percorso di decisione aziendale con una visione dell’insieme dei diversi elementi che possono influire sulle loro delibere e sugli effetti che le loro decisioni possono creare, concedendo la possibilità di calcolare tali effetti sia nell’ambito economico-finanziario, sia in quello socio-ambientale.
Il leader del Impact-Weighted Acconts Project, professore George Serafeim, ritiene che «whatgetsmeasured, gets managed», ovvero soltanto misurando e in particolare monetizzando il valore degli impatti, essi potranno essere gestiti e controllati.
Affinché le misure determinate con l’applicazione degli Impact-Weighted Accounts possano essere comprensibili e standardizzabili a livello internazionale, il progetto poggia tutto il sistema di misurazione proprio sul concetto di “monetizzazione” degli impatti. L’utilizzo della moneta quale unità di misura è ritenuto dagli studiosi degli Impact-Weighted Accounts la migliore via per la creazione di un linguaggio comune e comprensibile, senza alcuna barriera geografica o di qualunque altro tipo.
Allorché si volesse dimostrare con un esempio l’importanza della monetizzazione dell’impronta lasciata sull’ambiente da1l’operatività aziendale, si potrebbe riportare la situazione, analizzata nella ricerca, delle società Lufthansae American Airlines, il cui impatto ambientale ammonta rispettivamente a circa 2,3 e 4,8 miliardi di dollari. La rappresentazione di tali valori nel bilancio renderebbe entrambe le società in perdita.
Il progetto è stato ritenuto dai suoi studiosi come rivoluzionario, in quanto non si ferma semplicemente nel fornire delle misure numeriche degli impatti dell’operatività aziendale, ma di congiungere tali valori nello stesso report contente le informazioni riguardanti la performance economico-finanziaria. Un bilancio d’esercizio composto in questa maniera rappresenterebbe un’immagine dell’attività aziendale completamente diversa, capace di mostrare tutta una serie di costi, ma anche potenziali ricavi, sommersi in quei report stilati in prospettiva dei soli shareholder. La ricerca condotta su un campione di 1.694 società ha dimostrato come il 32% delle imprese analizzate, tra compagnie aeree, produttori di servizi elettrici o di legname, riporterebbe il 25% di riduzione del proprio EBITDA soltanto attraverso la misurazione e l’inclusione dell’impatto ambientale nel proprio bilancio d’esercizio.
L’obiettivo però non è di fermarsi al bilancio finale, ma di perseguire la strada di creazione di una contabilità integrata. Una contabilità costruita sulla base delle registrazioni di effetti della performance economico-finanziaria, ma anche di valori monetari degli impatti prodotti attraverso tale performance, darebbe la capacità alle imprese di internalizzare i propri impatti e in tal modo renderli parte integrante di tutti i processi di pianificazione e di programmazione aziendale.
Il progetto viene avviato con la consapevolezza che non sarà possibile misurare tutte le tipologie di impatto aziendale; perciò, individua sin dall’inizio tre specifiche categorie, ovvero dimensioni lungo le quali le imprese producono degli impatti più rilevanti: ambiente, dipendenti e prodotti. Ognuna di esse rappresenta una base di approfondimento specifico, distinguendosi per il range d’impatto, per i soggetti coinvolti e per il diretto o l’indiretto legame con l’impresa creatrice.
Nella categoria dei dipendenti, per esempio, il progetto cercherà di individuare e calcolare l’impatto prodotto dalle organizzazioni sul proprio personale, ma anche sulla comunità dei lavoratori all’interno della quale tali organizzazioni insediano la propria attività economica. La monetizzazione dell’impatto aziendale prodotto sui dipendenti permetterebbe non solo la valorizzazione delle pratiche occupazionali dell’impresa, ma evidenzierebbe una serie di aspetti di elevata sensibilità e in molte realtà ancora decisamente ignorati, quali la disparità di genere, sesso o etnia. La possibilità di illustrare tali temi di interesse sociale attraverso i valori monetari permette di elevarli al pari livello degli aspetti economico-finanziari nei momenti decisionali, sia delle imprese sia degli investitori.
La diretta sperimentazione in campo dei casi aziendali concreti ha permesso ai ricercatori di ottenere la dimostrazione di come l’adozione degli Impact-Weighted Accounts garantisca una pianificazione aziendale sostenibile, determinata dalla gestione degli impatti socio-ambientali entro i vincoli derivanti dalla gestione economico-finanziaria.
È stato inoltre possibile concludere come le aree di valorizzazione attualmente previste dal progetto rappresentino solo un punto di partenza dei processi di misurazione. Gli studiosi ritengono che saranno le stesse imprese, che si cimenteranno nell’applicazione delle metodologie, a segnalare le ulteriori dimensioni lungo le quali valorizzare le esternalità prodotte e dare un proprio contributo per il perfezionamento delle metriche.
(Fonte: Il Commercialista Veneto – Autore: Zorana Denkovic)
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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