Continua il sostegno di Enti e Aziende locali al progetto “Philosophy for children. Siamo in pensiero per la comunità” portato avanti dall’Istituto “M. Casagrande” in collaborazione con il dipartimento FISPPA (Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata) dell’Università di Padova.
Sav.No. SpA, Università degli adulti di Pieve di Soligo, GD Dorigo SpA e Home Cucine SRL hanno contribuito quest’anno a sostenere gli oneri economici che rendono possibile il progetto che, per il terzo anno consecutivo, porta la filosofia nelle classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado del nostro territorio.
Partito quasi in sordina due anni fa con il coinvolgimento di 12 classi di 2 Istituti Comprensivi, l’anno scorso il progetto ha raddoppiato i numeri con 25 classi coinvolte di 4 Istituti diversi e quest’anno ha raddoppiato ancora con 50 classi e 6 Istituti: il Balbi-Valier di Pieve di Soligo e gli Istituti Comprensivi di Susegana, Sernaglia della Battaglia, Pieve di Soligo, Farra di Soligo e Follina e Tarzo; in totale, solo quest’anno, circa 800 bambini e ragazzi.
Gaetanina Da Fermo, dirigente scolastica del “Casagrande” è molto chiara: “Si tratta di un progetto di Service Learning, in forza di cui da quest’anno aderiamo anche all’importante movimento italiano delle “Avanguardie Educative”: gli studenti delle classi terze del nostro Liceo delle Scienze Umane si formano con gli esperti dell’università patavina alla teoria e alla pratica della facilitazione di discussioni filosofiche con gruppi di bambini e ragazzi, secondo la metodologia della “Philosophy for children”. Dopo questa formazione, quando sono in quarta, entrano per tre settimane nelle classi degli Istituti Comprensivi che aderiscono al progetto e qui offrono un servizio importantissimo: accompagnare i bambini nell’avventura del filosofare”.
Il giudizio di Eleonora Zorzi e Valentina Roversi, docenti e formatrici presso l’Università degli Studi di Padova, è molto positivo: “Anche con questa collaborazione che volentieri portiamo avanti col liceo di Pieve di Soligo abbiamo dato corpo, stiamo realizzando e speriamo di poter continuare a realizzare uno degli scopi primari del sogno del filosofo e pedagogista americano Matthew Lipman, teorizzatore, ancora negli anni Settanta del Novecento, del curricolo Philosophy for Children: quello di promuovere un’innovazione radicale nella didattica della nostra scuola, in modo che le bambine e i bambini abbiano sempre più la possibilità di essere ascoltati, di ascoltarsi e di esprimersi, allenando la capacità di dialogare e di argomentare, così da diventare cittadini capaci di apprezzare e difendere non solo le proprie idee ma anche quelle di una comunità democratica“.
Si è trattato di una esperienza molto significativa sia per gli studenti liceali, che si sono cimentati in una pratica di ricerca educativa innovativa, sia per i bambini coinvolti, felici di “filosofare” assieme, sia per i docenti e le docenti della primaria e della secondaria di primo grado, che hanno potuto vedere all’opera i loro studenti in un contesto inusuale ma comunque educativamente fruttuoso. Ne hanno tratto giovamento anche gli insegnanti liceali, in particolare i professori Giuliano Persico e Loris Viezzer, responsabili del progetto: è stata anche per loro un’occasione preziosa per insegnare filosofia e pedagogia, le loro discipline curricolari, in maniera attiva e contestualizzata.
La soddisfazione degli studenti
Due testimonianze, fra le molte possibili. La prima di uno studente, Francesco: “All’inizio dell’attività c’erano alcuni bambini che parlavano poco o per niente, ma col tempo si sono sentiti più sicuri. Il fatto che nessuno rideva delle risposte e che noi che conducevamo la discussione non facevamo mai pesare la nostra competenza prendendo posizione a favore o contro nessuno, ma aiutando semplicemente il confronto fra i bambini, ha aiutato molto”.
“Alcuni iniziavano solo annuendo o dicendo poche parole, poi piano piano hanno cominciato a spiegare meglio cosa pensavano – prosegue Francesco . A volte è stato necessario il mio intervento con domande stimolanti come: ‘E tu cosa ne pensi?’. Una cosa che mi è piaciuta tanto è che, anche quando non erano d’accordo, col tempo riuscivano a spiegare il perché senza litigare. Hanno imparato a non interrompere e a rispondere alle idee invece che alle persone. Anche chi di solito parlava tanto ha iniziato ad ascoltare di più prima di rispondere”.
E poi una studentessa, Emiliana: “La formazione pratica con gli specialisti dell’università di Padova mi ha permesso di rivedere e mettere in discussione il mio approccio cognitivo, favorendo una riflessione più profonda e articolata sul mio pensiero. Attraverso questa metodologia, ho affinato la capacità di ascoltare attivamente le opinioni altrui, promuovendo una maggiore apertura mentale e accettazione delle prospettive diverse dalla mia. Inoltre, mi ha fornito strumenti e tecniche per stimolare e facilitare una discussione basata sull’inclusività, in grado di valorizzare ogni partecipante, favorendo una partecipazione equa e costruttiva”.
“Questa esperienza – conclude – mi ha introdotto a una dimensione del pensiero che mi era completamente sconosciuta, aprendomi a nuove modalità di riflessione, argomentazione e analisi. La formazione ricevuta mi ha insegnato a indagare le questioni in maniera più profonda, sviluppando la mia visione critica. Ho acquisito una maggiore capacità di scomporre e comprendere le complessità di un argomento, affinando così il mio spirito critico e migliorando la mia abilità nell’analisi delle idee, sia mie che altrui”.
Nel frattempo, si stanno formando a Padova e a Pieve di Soligo i 42 studenti delle attuali classi Terze del Liceo delle Scienze Umane del “Casagrande”: saranno loro il prossimo anno a portare avanti un progetto che si appresta a giungere alla sua quarta edizione e al quale stanno già chiedendo di aderire nuove scuole del nostro territorio.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Isiss Marco Casagrande)
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