In Commissione Finanze della Camera sono stati presentati 300 emendamenti (anche di maggioranza) in materia di superbonus, per consentire la cessione dei crediti edilizi maturati nel 2022, ma attualmente bloccati nell’iter di approvazione in banca e con la scadenza del 31.03.2023 che minaccia la loro decadenza (vanno registrati entro quella data all’Agenzia delle Entrate).
Il Governo sarebbe pronto attraverso un decreto legge a dare parere favorevole alla soluzione individuata nei giorni scorsi dal relatore del c.d. D.L. Superbonus, che consente di iscrivere il credito sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate fin dal momento in cui viene preso in carica dalla banca.
Tra le altre modifiche al vaglio: sblocco dei crediti posseduti dalle banche tramite la compensazione in F24 con metodo funzionale; frazionamento del credito e acquisto da parte delle partecipate di Stato; deroga al blocco di cessione e sconto in fattura per territori terremotati, Terzo settore, rigenerazione urbana e barriere architettoniche; proroga di 3 mesi, dal 31.03 al 30.06.2023, per la conclusione dei lavori con superbonus al 110% nelle villette e abitazioni Iacp; possibilità per i redditi bassi di fruire delle detrazioni fiscali maturate per un numero di anni superiore a quello previsto per legge.
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli